Lamborghini ci porta nel futuro delle auto sportive con la supercar elettrica "Terzo Millennio"

Lamborghini, noto brand di auto sportive, ha presentato - a Boston - il concept della "Terzo Millennio", la sua prima supercar totalmente elettrica, che fungerà da laboratorio per ardite soluzioni di motorizzazioni che troveranno impiego nei veicoli di serie.

Lamborghini ci porta nel futuro delle auto sportive con la supercar elettrica "Terzo Millennio"

Circa un anno fa, Lamborghini – la casa automobilistica di Sant’Agata Bolognese specializzata in auto ad elevate prestazioni – era alle prese con due progetti interessanti, di recente in vista di concretizzazione. Di questi, il primo SUV di casa diverrà realtà ai primi di Dicembre, ma anche la prima supercar elettrica, marchiata dal toro rampante, è giunta ad uno step fondamentale, rappresentato dal concept “Terzo Millennio”.

Nei giorni scorsi, infatti, Lamborghini ha presentato a Boston l’avveniristico concept “Terzo Millennio”, frutto di un anno di lavoro a fianco dei ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology). Il richiamo all’importante centro di ricerche americano non è casuale, perché Terzo Millennio è davvero innovativa: i motori elettrici, ben 4, innanzitutto, sono nascosti all’interno delle ruote, e vengono alimentati non da batterie, bensì da condensatori (come nella Aventador), scelti allo scopo per la loro capacità di rilasciare istantaneamente l’energia accumulata, garantendo quel picco di prestazioni che si addice ad un veicolo del brand italiano. 

Risparmiando spazio per motori e annessi, i progettisti hanno avuto mano libera nella progettazione del veicolo, cucendo una sorta di capsula attorno all’abitacolo, come anche nella Aston Martin Valkyrie, e lasciando – per il resto – un telaio residuo caratterizzato da ampie prese d’aria, col compito di deviarne accuratamente i flussi, e di ridurne al minimo l’attrito.

La carrozzeria, poi, è stata realizzata con nanotubi di carbonio, che assicurano un’estrema leggerezza al tutto, e accumulano energia, trasformando la scocca – almeno nelle intenzioni future – in un accumulatore suppletivo di elettricità. Non meno importante, inoltre, è stata la capacità della succitata carrozzeria di autoripararsi: allo scopo è stato allestito un complesso sistema di sensori che vigila sull’integrità strutturale del veicolo, in modo da inviare composti chimici nel punto più indicato, in modo che il danno percepito non peggiori in modo in modo irreversibile, mettendo a repentaglio la sicurezza dei passeggeri.

Non è noto se la Lamborghini Terzo Millennio vedrà mai la strada, quanto meno in questa forma: i clienti del brand di Sant’Agata Bolognese, infatti, adorano la tecnologia ma, prima ancora, tengono a sentire costantemente il piacere di un cospicuo numero di cilindri e cavalli vapore da domare e, quindi, potrebbe volerci tempo prima che l’affidabilità della Terzo Millennio sia in grado di solleticare il loro palato. Tuttavia, è ben probabile che tale veicolo possa fungere da casus studi per sperimentare delle ardite soluzioni da motorizzazione che, questo sì, vedremo presto sui prossimi bolidi dell’azienda.

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