Assente dal 2002, dopo 4 generazioni e 35 anni di produzione, tornerà l’icona della macchina sportiva per eccellenza per Toyota. Presentata al salone di Detroit, sarà realizzata in collaborazione con la BMW e riprenderà dalle antenate il cofano anteriore allungato e una coda ridotta, ispirandosi al prototipo FT-1 presentato nel 2014, da cui riprende anche i fari anteriori.
Gli interni hanno un aspetto ordinato e lineare: saranno pelle bi-colore per volante, tunnel e portiere. I sedili, sempre in pelle, sono riscaldati e regolabili elettricamente. Dal sistema multimediale e dalla plancia si intravede l’origine tedesca di alcuni componenti.
Lunga 4.38 metri, con la z4 la Supra – oltre a condividere il telaio e la trazione posteriore – ha anche lo stesso motore sei cilindri turbo 3.0, con 340 CV e 500 Nm che permettono uno 0 – 100 Km/h in 4.1 secondi, supportato da un cambio automatico ZF a 8 marce.
La Toyota differenzia la Supra dalla z4 con un lavoro mirato all’assetto dell’auto, con la messa a punto delle sospensioni e il differenziale posteriore attivo, che migliora la tenuta e l’inserimento in curva, che si serve di un motore elettrico e frizioni multiple per controllare la distribuzione della coppia fra le due ruote di trazione.
I pneumatici, su cerchi di 19 pollici (255/35 R19 davanti e 275/35 R19 dietro), sono gli sportivi Michelin Pilot Sport SS. Non mancano i più recenti ausili alla guida, come la frenata automatica d’emergenza, il monitoraggio degli angoli ciechi negli specchietti, e il mantenimento automatico della corsia di marcia.
Sicuramente non economica, visto che in Italia l’allestimento Top costerà 67.900 euro. Le consegne partiranno a fine estate 2019 e le unità verranno prodotte in Austria. Ora basta aspettare e vedere se gli appassionati del marchio apprezzeranno questo ritorno sulla scena, o se troveranno il nome non idoneo per quest’auto.