Tra i grandi marchi presenti al Salone dell’Auto di Parigi, c’è stato spazio anche per il “Davide” della situazione, l’olandese Savage Rivale, che ha mostrato il frutto della collaborazione con i giapponesi di GLM (Green Lord Motors), concretizzatosi nella cabriolet-elettrica a quattro posti GLM G4.
Savage Rivale è una piccola casa automobilistica olandese che, nel 2009, sfornò la “Savage Rivale Roadyacht GTS“, un concept di auto sportiva con propulsione tradizionale. Nel caso specifico, si trattava dello stesso V8 che, preso dalla Chevrolet Corvette ZR1, era in grado di erogare una potenza di 670 CV (ovvero, 730 Newton Metri): specifiche, queste, che si traducevano in uno sprint da 0 a 100 km in 3.4 secondi e in una velocità massima da 330 km/h. Proprio il modello in questione è stato oggetto di una collaborazione con i giapponesi di GLM, specialisti in propulsione elettrica, che si è tradotta nella cabriolet a emissioni zero “GLM G4”.
Di fatti, si tratta, a livello estetico, dello stesso veicolo. Le forme sono morbide e flessuose ed il tettuccio, rigido, può ripiegarsi – pannello dopo pannello – per riporsi nel bagagliaio: in questo modo, si lascia scoperto il capiente (4 persone) abitacolo al quale si accede tramite portiere che, certo, si sollevano verso l’alto, ma in modo ben differente dalle classiche versioni ad “ali di gabbiano”.
Sotto la scocca, neanche tanto pesante (1.280 kg), troviamo un doppio motore elettrico (uno per ogni asse) da 540 CV (1.000 Nm) che consente sia di scegliere l’asse motrice, a seconda delle condizioni del tragitto, sia di optare per la trazione integrale: in ogni caso, lo sprint comunicato è di 0-100 km in 3.7 secondi, e la velocità massima raggiunge i 250 km/h. Da segnalare l’autonomia: riuscendo a contenere le richieste energetica quando si procede a velocità costante, la GLM G4 assicurerebbe 400 km di percorrenza prima della successiva ricarica.
Attualmente non è noto quando la GLM G4 sbarcherà sul mercato ma, dalle parti di Kyoto, fanno sapere che l’obiettivo è partire con una produzione limitata destinata al mercato giapponese, a quello di Honk Kong, ed a quello di Singapore.