Spesso si crede che all’interno dei fienili si annidino solo polvere e cianfrusaglie di poco conto. Nella stragrande maggioranza dei casi sarà probabilmente vero, ma di certo non sarà il caso di un insospettabile fienile sito all’interno delle campagne giapponesi.
Ma cosa si celava di così prezioso all’interno di questa fattoria del Sol Levante? Nello specifico giaceva abbandonata da quasi 40 anni una Ferrari 365 GTB/4 Daytona Berlinetta. E tra le altre cose non una qualsiasi, ma l’unica costruita con un corpo ultraleggero in alluminio, con specifiche per uso stradale.
Tra il 1969 e il 1973, furono solamente 1.200 le vetture di questo modello che uscirono dalle catene di montaggio della casa di Maranello. Tra queste, cinque furono realizzate in alluminio; quattro vennero destinate alle competizioni del calibro della 24 Ore di Le Mans, la quinta fu invece equipaggiata per l’uso su strada. Quest’ultima era a tutti gli effetti un pezzo unico, ed è lo stesso che è stato ritrovato nel fienile della campagna nipponica dopo quasi 40 anni di oblio, sepolta tra polvere e terra.
La Ferrari in questione fu prodotta nel 1969 con carrozzeria Scaglietti. Primo proprietario fu Luciano Conti, editore bolognese oltre che fondatore della rivista Autosprint. A partire dall’anno successivo, l’auto passò tra le mani di diversi proprietari, prima di essere acquistata da un certo Makoto Tamai, lo stesso che la confinò inspiegabilmente in un magazzino rurale per quasi quattro decenni. Ed è anche questa la ragione per la quale il contachilometri della supercar emiliana riporta una percorrenza di soli 36.390 km.
Molti collezionisti erano certi dell’esistenza di questo pezzo unico, ma nonostante gli sforzi, non erano riusciti a rintracciarla. Solo con lo scorso mese di giugno l’auto ha potuto tornare a vedere la luce. Nell’occasione Marcel Massini, un esperto in fatto di valutazione dei bolidi del Cavallino Rampante, ha avuto modo di poterla visionare. È stato così possibile confermare la corrispondenza del motore e del gruppo cambio-differenziale con i registri di fabbrica. In altre parole non ci sono più dubbi che sia proprio quello il pezzo unico rimasto per tanti anni nascosto agli occhi dei collezionisti.
Ora la Rossa verrà messa all’asta il prossimo 9 settembre. A batterla sarà RM Sotheby’s, con un prezzo di partenza che oscillerà tra 1,4 e 1,7 milioni di euro.