Ford produrrà componenti auto ricavati dagli scarti del caffè di McDonald’s

Ford e McDonald’s hanno dato vita ad una forma di collaborazione del tutto inedita: il gigante dell’auto produrrà componenti auto ricavati dalla buccia del caffè utilizzato dalla catena di fast food.

Ford produrrà componenti auto ricavati dagli scarti del caffè di McDonald’s

Di primo acchito si sarebbe propensi a pensare che Ford e McDonald’s non abbiano nulla a che spartire. In effetti, pur essendo dei colossi rispettivamente dell’auto e dei fast food, ad oggi le loro strade non hanno mai avuto modo di incrociarsi. Le cose sono però destinate a cambiare, in quanto entrambe le realtà hanno deciso di stringere un’alleanza che poggia sul caffè

Detta così, qualcuno potrebbero anche rimanere allibito ma, se si considera che viviamo in un periodo storico in cui si punta a rendere il mondo dell’auto più sostenibile, allora anche gli scarti del caffè possono far gola, diventando delle risorse da poter sfruttare nei cicli di produzione. Ed è proprio quello che ha scelto di fare la casa di Dearborn, stringendo un accordo con la Grande M degli hamburger. 

Debbie Mielewski, Senior Technical Leader del Sustainability and Emerging materials research Team della Ford, ha dichiarato che “l’impegno di McDonald’s nei confronti dell’innovazione ci ha molto colpito ed è assolutamente in linea con la nostra visione sul futuro e con le azioni messe in atto per la sostenibilità”.

Essendo tutto ciò anche una delle priorità del car maker, spinti dalla volontà di mettere in atto un valido esempio di economia circolare, si è stretto un accordo che permetterà a due realtà di collaborare, “scambiandosi materiali che altrimenti sarebbero semplicemente prodotti collaterali o di scarto”.

Stando a quanto diffuso, la materia prima che verrà utilizzata dalla Ford sarà la buccia che viene rimossa prima di dare avvio alle fasi di tostatura e macinatura. Generalmente, questo scarto non viene impiegato, ma semplicemente buttato via: da oggi non sarà più così, in quanto verrà recuperato e utilizzato per dar vita ad una serie di componenti che verranno montate sulle auto dell’Ovale blu, come ad esempio gli alloggiamenti dei fanali.

Questo materiale, unito e riscaldato con i classici additivi, permette di ottenere un composto più resistente al calore, ma anche più leggero del 20% rispetto alle plastiche tradizionali. A beneficiarne è l’intero ciclo produttivo, che richiederebbe fino al 25% di energia in meno

Continua a leggere su Fidelity News