Fiat Duna: arriva un premio per l’auto più derisa di casa Fiat

Difficile da credere, eppure a più di 30 anni dal suo lancio, quella che è stata l’auto più sbeffeggiata di casa Fiat a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta ha ricevuto un premio dalla rivista "Ruote Classiche".

Fiat Duna: arriva un premio per l’auto più derisa di casa Fiat

Dileggiata, criticata e derisa, la storia della Fiat Duna non è così gloriosa come quella della Uno, il modello di cui rappresenta la versione a quattro porte. Disegnata da Giorgetto Giugiaro e forte del successo conseguito in Sud America, dal 1987 venne venduta anche in Europa, senza però far minimamente breccia nel cuore degli automobilisti del Vecchio Continente.

A parte la versione famigliare che riuscì a ritagliarsi una discreta quota di mercato, la Duna in versione tre volumi divenne fin troppo presto oggetto delle barzellette dei suoi più acerrimi detrattori. Possederne una comportava farsi necessariamente bersagliare dalle ironie degli altri automobilisti, che la consideravano una Uno alla quale era stato appiccicata una coda alla bell’e meglio

Quando venne tolta dal listino, in molti si rallegrarono, sollevati dalla scomparsa di un’auto talmente inguardabile da essere ritenuta la quintessenza della mediocrità su quattro ruote. Da allora la pessima fama non ha mai smesso di perseguitarla, facendola ricordare per essere stata una delle auto più brutte mai realizzate dalla Fiat.

Eppure, a distanza di oltre 30 anni dal suo lancio, Fiat Duna si è presa una bella rivincita su tutti coloro che l’hanno a lungo dileggiata e schernita. All’edizione 2019 di Milano Auto Classica, il prodotto più bistrattato nella recente storia del marchio torinese è riuscito finalmente a godere di un quarto d’ora di gloria. A farle rialzare la testa è stato il modello presentato dallo spezzino Mauro Minetti. L’esemplare da lui gelosamente custodito e mantenuto allo stato originale si è fatto largo tra altre vetture di più alto lignaggio, aggiudicandosi il trofeo Ruote Classiche per “l’auto che viene da più lontano”

Come poi sottolineato David Gucci, direttore della rivista Domus, “la Duna Diesel, ormai è una vera rarità… Il premio è stato consegnato come auto che veniva da più lontano ma abbiamo premiato anche il coraggio e l’ostinazione nel conservare una delle più discusse berline italiane. Una vettura che non avrà mai un valore economico di rilievo ma che resta testimone di un periodo effervescente per il marchio torinese”.  

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