Ecco Mcity, la città fantasma che addestra le auto-matiche del futuro

L'Università del Michigan, in tandem col dipartimento dei trasporti locale e con diverse realtà della tecnologia e dell'automobilismo, ha creato una città fantasma, Mcity, completa di tutto punto per addestrare le auto smart. A cominciare da quelle della Ford

Ecco Mcity, la città fantasma che addestra le auto-matiche del futuro

Le auto a guida autonoma saranno certamente una parte del futuro automobilistico nel quale saremo tutti coinvolti in un domani non molto lontano.

Con auto del genere riusciremo a viaggiare da un punto A ad un punto B facendo tutt’altro, con l’assoluta certezza che sarà il computer del veicolo a guidare per noi: perché ciò accada l’auto dovrà essere in grado di muoversi in contesti complessi come gli incroci e le rotatorie, dovrà riconoscere l’avvicinarsi dei veicoli d’emergenza (e delle forze dell’ordine), e dovrà essere anche capace di tutelare tutti gli altri utenti delle strade. Pedoni compresi, ovviamente.

Proprio con la finalità di (ben) addestrare le auto automatiche del futuro, il Mobility Transformation Center dell’Università del Michigan, in collaborazione con il Dipartimento dei trasporti del medesimo Stato, ha costruito – su un’area di 22 acri – una città fantasma, “Mcity”, che dovrà servire proprio a testare questi particolari veicoli prima che giungano a circolare sulle tradizionali strade e superstrade frequentate anche dalle auto “normali”: il tutto sarà reso possibile da una simulazione dell’arredo urbano davvero accurata con strade, incroci, rotonde, segnaletica stradale, idranti, alberi e…persino facciate di edifici!

Mcity, per crescere, ha richiesto 10 milioni di dollari di finanziamento forniti dallo Stato del Michigan, dalla relativa università (o meglio dal suo Mobility Transformation Center), e da diversi big dell’innovazione tecnologica e automobilistica, come Delphi Automotive, Nissan, Toyota, General Motors, Ford, Bosch, Denso, Qualcomm e Verizon, che verseranno ciascuno 1 milione di dollari in 3 anni.

Non meno importanti saranno i contributi, in termini di know how e finanziamento (150 mila dollari cadauno) forniti anche da altre 33 piccole realtà interessate al settore smart automotive. 

Ford in particolare, nel momento in cui stiamo scrivendo, sta testando un Fusion Hybrid Autonomous Research Vehicle (prototipo ibrido di auto a guida autonoma) che utilizza le telecamere ed i LiDAR (sonar laser) per mappare in 3D e giostrarsi tra le strade e gli ostacoli presenti in questa sorprendente cittadina del futuro.

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