Ecco Corbellati Missile, la supersportiva italiana che raggiungerà i 500 km/h

In mostra al Salone di Ginevra, l’hypercar è stata realizzata da due fratelli italiani che hanno intenzione di farla diventare l’auto di serie più veloce del mondo. E con 1.800 cavalli, la Corbellati Missile è un vero bolide a quattro ruote.

Ecco Corbellati Missile, la supersportiva italiana che raggiungerà i 500 km/h

Solo a pensarci farebbe rabbrividire anche un navigato pilota di Formula 1, eppure c’è qualcuno che ha costruito un’auto capace di raggiungere i 500 km/h di velocità. A progettarla sono stati due fratelli sanremesi che vivono a Tenerife, due che nel sangue hanno cavalli e pistoni da vendere.

Achille e Demetrio Corbellati hanno ideato un vero mostro della strada, una biposto che ricorda la Ferrari P3 e P4 degli anni ’60. Con il chiodo fisso della velocità sin dall’infanzia, dopo gli studi di ingegneria compiuti in Inghilterra con tanto di specializzazione nel motorsport, i due si sono lanciati nel progetto di un’auto da brivido.

Alla fine la loro ostinazione è stata premiata con la Corbellati Missile. Pur non essendo ancora in vendita, la supersportiva è comunque ammirabile al Salone di Ginevra. Il cuore di questo mostro a quattro ruote è un otto cilindri a V di 9.0 centimetri cubici, che grazie a due enormi turbo sprigiona 1.800 cavalli a 5000 giri al minuto. Prodotto dalla Mercury, la stessa società specializzata nel settore dei motori marini, garantisce una coppia motrice di 2350 Nm già disponibile a 750 giri.

Ma oltre al motore, elemento fondamentale per poter raggiungere delle velocità stratosferiche è il peso. L’utilizzo delle leghe di alluminio e della fibra di carbonio ha permesso di contenere la massa complessiva intorno ai 1.500 kg. Tutto ciò riduce le sollecitazioni sugli pneumatici, particolarmente sollecitati alle alte andature. Inoltre anche l’aerodinamica è stata curata in maniera maniacale. Non manca quindi lo spoiler anteriore, il fondo piatto e il profilo estrattore posteriore. Sempre al posteriore è presente un altro spoiler utilizzato per creare carico in accelerazione; alle alte velocità rientra per ridurre la resistenza all’aria, mentre in frenata si innalza per contribuire ad arrestare il veicolo. Sempre a proposito della frenata, l’impianto prevede quattro dischi carboceramici di 396 millimetri di diametro.

L’esemplare visionabile presso gli stand del Salone svizzero non è ancora definitivo, anche se a regime si stima una produzione annuale di dieci esemplari al prezzo unitario di circa 2 milioni di euro. La veste definitiva sarà approntata una volta raggiunto il record di velocità. Per dimostrare le sue capacità velocistiche, l’appuntamento è rimandato al 2019 sul lago salato di Bonneville nello stato dello Utah. Proprio in questo tempio della velocità si spera di raggiungere ed infrangere il muro dei 500 km/h.

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