DS X E-Tense: nel 2035 arriva la dream car elettrica e autonoma del gruppo PSA

All'insegna dell'asimmetria, è stato presentato il concept di supercar elettrica autonoma del gruppo francese PSA che, in forma di DS X E-Tense, si appresta, in caso di effettivo varo, a rivoluzionare l'intero settore dell'automobilismo.

DS X E-Tense: nel 2035 arriva la dream car elettrica e autonoma del gruppo PSA

Negli scorsi giorni, il gruppo automobilistico francese PSA, nato nel ’76 dalla fusione di Peugeot e Citroën (con l’adesione successiva di Opel, Vauxhall Motors, e DS) ha presentato un concept di supercar elettrica, denominato DS X E-Tense, destinato a rivoluzionare il mondo dell’automobilismo (di lusso) quando (e se) verrà portato su strada.

Il progetto DS X E-Tense è sostanziato in una hypercar che, stilisticamente, è concepita all’insegna dell’asimmetria. Il posto di destra (per chi ne guarda il frontale), simile a quello delle monoposto in quanto scoperto, accessibile da una portiera in carbonio ad ali di coleottero, fluttua tra due differenti tonalità di pelle blu, col volante impreziosito da intarsi di metallo e legno, mentre quello di sinistra, custodito da una volta vitrea e accessibile da una portiera ad ali di gabbiano, munito di un terzo sedile per muoversi in 3, presenta sedute massaggianti e ventilate che, nella parte alta, accrescono la comodità del passeggero grazie ad uno strato di piume.

Essendo un veicolo previsto per il 2035, in quanto affidato ad una guida totalmente autonoma, coordinata da un’intelligenza artificiale (“Iris”) olografica cui spetterà anche il compito di controllare le funzionalità dell’auto e di gestire i rapporti degli utenti con l’esterno, l’esperienza “di guida” degli occupanti sarà del tutto dedicata all’intrattenimento.

Nella fattispecie, gli occupanti dei due abitacoli della DS X E-Tense potranno godere della musica ad alta risoluzione grazie alla soundbar, perfettamente fusa con il cruscotto, e della possibilità di passare il tempo scrutando la strada, in virtù del pavimento in vetro trasparente con trattamento e dinamiche fotocromatiche (in sintesi, può opacizzarsi a comando). 

Secondo PSA, infine, il motore di questa “dream car” sarà gestito da una centralina sia hardware che software, incaricata di dosarne le prestazioni su qualsivoglia fondo stradale, mediante opportune regolazioni di innovative barre di torsione e di molle, potendo erogare in media 540 cavalli vapore di potenza che, però, optando per la modalità circuito da gara, salgono financo a 1.360 CV, senza eccessivi pericoli per la sicurezza, tanto più che, in caso di tamponamenti, lo chassis in fibra di carbonio sarebbe in grado di “autoricomporsi”.

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