In passato abbiamo parlato della grande attenzione che si sta ingenerando, nel settore automotive, sul tema della guida smart (solo elettrica o, addirittura, in qualche grado, autonoma): nello specifico si è spesso paventato uno scontro, al vertice tra Google, Apple e Tesla Motors per il dominio di un ambito che, causa i lenti progressi tecnologici e gli ancor più lenti sbocchi legislativi, è ancora al di là dal venire.
All’ombra dei grandi colossi abbiamo detto come si stiano muovendo anche piccole realtà locali (anche in Cile, ad esempio) che rischiano, seriamente, d’arrivare prima dei Golia del settore. E’ proprio il caso di Navya, start-up francese con sede a Parigi, che ha presentato – nella capitale francese – un progetto di mobilità pubblica del tutto automatizzato, il Navya Arma.
Navya Arma è un minibus lungo 5 metri e largo 2 non destinato, com’è evidente, ad un uso privato ma alla mobilità pubblica nei centri storici o in quelli residenziali: grazie alla sua capienza di ben 15 posti, ed a una guida del tutto autonoma e ben ponderata e costante (si muove a circa 45 Mk/h), il Navya Arma è in grado di portare a un risparmio del 30/40% rispetto ai costi riscontrabili da un veicolo equivalente ma munito di autista.
Il calcolo è presto fatto: questo minibus, viaggiando a velocità costante e scansando facilmente gli ostacoli, grazie a un nutrito sistema di sensori e di videocamere angolari, è in grado di tenersi a debita distanza da tutti gli altri veicoli e di raggiungere facilmente la meta senza consumare troppo carburante, riducendo le emissioni inquinanti (anche sonore) e, naturalmente, evitando con una discreta efficienza traffico e incidenti.
Navya Arma è stato già utilizzato a Parigi in un evento dimostrativo ed è, quindi, del tutto pronto per l’uso. Come in Italia, anche in Francia, per vederlo muoversi nelle nostre stradine, sarà necessario modificare le attuali norme del codice della strada nelle quali, ma è normale e segno dei tempi, non è ancora previsto che circolino veicoli a guida autonoma.