Fin dalla sua introduzione, il servizio Telepass ha coinciso con un’esigenza ben specifica: pagare più agevolmente il pedaggio. Ma quello che è stato il primo sistema al mondo che di fatto permetteva di non fermarsi al casello per pagare l’autostrada, nel corso degli anni non ha certo smesso di evolversi. In questo modo è stato possibile pagare anche i parcheggi sia aeroportuali che non, così come gli accessi all’Area C di Milano.
Ma le esigenze di mobilità sono sempre in costante aumento. Ed è proprio tenendo conto di questo aspetto che è stato deciso di ideare “Telepass Pay” e l’app “Pyng+”. Con queste funzionalità, gli 8 milioni di abbonati che utilizzano il Telepass potranno ora accedere anche ad una nuova serie di servizi.
Nello specifico, dal corrente mese di luglio si potrà utilizzare il Telepass per pagare il rifornimento in una delle 160 aree di servizio della rete autostradale; l’app attiva da ottobre renderà anche possibile il pagamento del carburante in modalità self service. Ma non solo: l’applicazione sarà tra le altre cose utilizzabile per pagare il bollo auto, il car sharing, il taxi, i parcheggi sulle strisce blu e le tariffe per il trasporto pubblico locale. Non da ultimo si potranno pagare le multe, senza così essere costretti a recarsi presso gli uffici postali.
Rispetto alla funzione originaria del Telepass, possiamo senza dubbio affermare di essere di fronte ad una sua vera e propria evoluzione. Tutto ciò non sarebbe comunque stato possibile senza l’utilizzo della moneta elettronica, strumento figlio della rivoluzione digitale degli ultimi anni.
Con questo upgrade del dispositivo posizionato sul parabrezza, Telepass diventa a tutti gli effetti un nuovo sistema di pagamento virtuale. E tenendo conto dei servizi offerti per far fronte alle esigenze di mobilità, in futuro non è da escludere che vengano implementate anche delle nuove funzionalità.