Cina: punizione esemplare per l’uso improprio degli abbaglianti

Nella città cinese di Shenzhen le forze dell’ordine hanno deciso di punire in maniera alquanto atipica quegli automobilisti che faranno un uso improprio delle luci di profondità. Ecco come vengono sanzionati i trasgressori

Cina: punizione esemplare per l’uso improprio degli abbaglianti

Essere abbagliati è una delle cose che più irrita gli automobilisti alle prese con la guida nelle ore notturne. Restare accecati dalle vetture che seguono o che si incrociano fa perdere le staffe un po’ a tutti. Non a caso chi subisce questo comportamento, a sua volta inizierà a replicare dapprima per segnalare la necessità di commutare sui soli anabbaglianti, successivamente per ricambiare con impeto il poco gentile gesto.

Tenendo conto di queste premesse, la polizia cinese della città di Shenzhen ha deciso di applicare alla lettera questo così comune “gesto di ricambio”. A chi non si cura di regolare l’assetto dei propri fari imporrà una sanzione del tutto commisurata all’infrazione commessa. Nello specifico chi verrà colto ad abbagliare gli altri utenti della strada, sarà a sua volta costretto a sedersi su uno sgabello dove verrà esposto ad un fascio di luce abbagliante per ben 60 secondi.

La legge del taglione applicato al mondo delle quattro ruote prevede anche una multa da 300 yuan (circa 40 euro) oltre all’eventuale e tanto temuta decurtazione dei punti dalla patente. Come se non bastasse, il trasgressore potrebbe anche essere invitato a recitare ad alta voce le norme che regolano l’utilizzo su strada dei fari di profondità.

Tenendo conto delle recenti lamentele e degli incidenti mortali causati dall’uso improprio degli abbaglianti, la nuova norma non poteva che essere accolta positivamente da una larga parte della popolazione cinese. Ma le novità non si fermano qui. Il pugno di ferro verrà applicato anche a quei pedoni che attraversano fuori dalle strisce pedonali o con il semaforo rosso. Per loro la pena inflitta sarebbe il temporaneo arruolamento come ausiliario del traffico.

Al fine di svolgere questa attività di servizio sociale, per esigenze di maggiore visibilità il trasgressore avrebbe dovuto inizialmente indossare un giubbino catarifrangente ed un berretto di colore verde. Fin qui nulla di strano se non fosse che in Cina i cappelli di colore verde sono sinonimo di infedeltà. Onde evitare di essere scherniti in pubblico dopo varie lamentele le autorità sono state costrette ad accogliere le richieste volte a modificare il colore dell’abbigliamento rifrangente.

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