Blocco delle auto diesel: la Francia rivaluta la categoria euro6D

La Francia è pronta a rivalutare i motori diesel euro 6D perché le vendite registrate a gennaio sono in calo del 33%. Ecco come funzionano i bollini attribuiti alle auto.

Blocco delle auto diesel: la Francia rivaluta la categoria euro6D

Un po’ di tempo fa erano state comunicate delle date ultimative dopo le quali ogni tipo di auto diesel, anche le più moderne, non sarebbero state più vendute per legge. Da allora il dibattito è stato portato avanti e sono previsti dei nuovi cambi di regole, perché un taglio così drastico potrebbe comportare gravi problemi economici ai produttori di auto.

In Francia, uno dei Paesi rinomati per la gestione delle emissioni delle auto con motore diesel, si sta optando per il riutilizzo di quest’ultimo. Nel Paese europeo, al momento, sono utilizzati dei bollini numerati che consentono di assegnare ad ogni auto la propria classe ecologica e, in base al tipo di bollino, viene stabilito se le auto possono circolare in determinate zone a traffico limitato, che loro chiamano ZCR e ZCA

Motori diesel in Francia: gli euro 6D inquinano poco

I bollini utilizzati sono 6 e l’obiettivo è di eliminare dalla circolazione man mano tutte le auto che non rispettano le normative Euro 6, dunque da euro 5 ad euro 0. Questo limite però non riguarda tutti i tipi motori diesel, indipendentemente dalla “classe di emissioni” dell’auto: questi ultimi, infatti, sono del tutto banditi dalla circolazione nelle zone a traffico limitato. 

Questa soluzione rappresenterebbe una maniera differente per proteggere la propria nazione da un inquinamento inutile che può essere evitato comprando auto più moderne. I criteri per circolare nelle varie zone sono diversi l’uno dall’altro, proprio in base alla zona. Il governo francese, però, sta pensando di includere nella circolazione “senza limiti” i motori diesel euro 6D.

Questa volontà nasce dal fatto che le agenzie hanno fatto pressioni in quanto vorrebbero che l’accordo del Ministero che attribuisce bollini Crit’Air 1, ovvero il migliore per le auto che non sono elettriche, includa al suo interno anche i motori diesel euro 6D. Attualmente, questi ultimi sono integranti del bollino Crit’Air 2, che presenta alcune limitazioni in più rispetto al primo. Questa soluzione potrebbe venire incontro alla riduzione di un terzo del numero di vendite di auto diesel registrate nel solo mese di gennaio 2019.

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