Toyota, la nota casa automobilistica giapponese, finanzierà il progetto “SkyDrive”, riconfermandosi pioniera nella tecnologia per la mobilità. Vent’anni fa, nel 1997, ha prodotto la Prius, prima vettura ibrida elettrica e, nel 2014, la Mirai, prima vettura alimentata ad idrogeno.
A questo punto, non ci resta che attendere dalla Toyota, la prima “aero-vettura”. Al progetto stanno lavorando diverse Case famose: Uber, AeroMobil, Larry Page, Airbus, insieme alla Pininfarina. Gli esperti nel settore definiscono incredibile il progetto, ma nessuno esclude che prima o poi si realizzi. Nel progetto “Skydrive”, un’auto volante è stata pensata e sviluppata da una trentina di giovani ingegneri nipponici che costituiscono il gruppo Cartivator.
Entro il 2018 è previsto il primo volo che, si spera perfezionato, andrà ad accendere la Fiamma olimpica nella cerimonia di apertura alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il nuovo modello volante sarà in vendita già dal 2023. Secondo alcuni calcoli, diventerà un bene di massa già dal 2030, e per il 2050 possedere un’automobile volante entrerà nella normalità di trasporto nella vita quotidiana.
La prima idea del progetto SkyDrive risale a inizio 2014, e già a luglio il team di sviluppatori aveva realizzato il primo modellino in scala 1:5. L’idea sembrò proprio funzionare, così che gli ingegneri hanno continuato a lavorare al progetto nell’intento di ottenere finanziamenti partecipando anche a concorsi. Una vecchia scuola elementare di Aichi è la base di lavoro messa a disposizione da Toyota-city.
La SkyDrive, salvo modifiche, è una monoposto compatta a tre ruote, è lunga quasi 3 metri, larga meno di 1 metro mezzo, viaggerà a 150 km/h su strada, e a 100 km orari in volo, ad un’altitudine di circa 10 metri dal suolo. La questione dell’altitudine è tutta da verificare: attualmente il limite fissato è molto lontano, 150 metri, a meno che non ci si trovi vicino agli aeroporti nelle manovre di atterraggio e di decollo, ma mai in città (ad esclusione dei mezzi di soccorso e delle forze di polizia).
La SkyDrive possiede quattro motori che le permettono di decollare e atterrare in verticale, come descrive il sito ufficiale della Cartivator: “able to take-off from public road”, ossia: “capace di decollare dalla strada pubblica”. Davvero tutto è molto lontano dall’esperienza odierna di auto.
Le auto volanti dovranno affrontare i venti contrai, gli uccelli, gli alberi, i cavi… i droni. E restando sul tema della sicurezza, le regole di volo dovranno essere rivisitate. Le auto volanti (ecco altri modelli pronti alla commercializzazione) provocheranno una vera rivoluzione!