Auto d’epoca: il bollo adesso va pagato dappertutto

Da una decisione della Corte Costituzionale è stato comunicato che la decisione di riscuotere l’imposta non spetta alle regioni. Pertanto il bollo sulle auto d'epoca si paga dappertutto

Auto d’epoca: il bollo adesso va pagato dappertutto

Dopo discorsi e provvedimenti riguardo al bollo sulle auto d’epoca, che nei mesi scorsi ha visto tante polemiche da parte delle regioni, che dovevano decidere sulla sorte di questa tassa a dire il vero odiata dai cittadini, tutto finisce in una bolla di sapone. Il ministero dell’Economia infatti limita il raggio d’azione degli enti locali, e indica su quali modelli sarà applicata la tassa di bollo sulle auto storiche o d’epoca.

A dare delucidazioni su come e cosa pagare è l’atto rilasciato il primo aprile dell’anno scorso, in cui è specificato come comportarsi in merito. Dopo l’enorme confusione sopravvenuta in seguito alla decisione da parte del governo di imporre il pagamento della tassa, sono stati indicati alle regioni i provvedimenti da attuare e i criteri a cui attribuire le norme.

La legge 190 del 2014 aveva abrogato  i commi 2 e 3 dell’articolo 63, legge 342/2000, in base ai quali esentava dal pagamento del bollo le auto storiche a decorrere dal compimento del ventesimo anno di età, data che partiva dal momento dell’immatricolazione.

La complicata situazione è scaturita dal fatto che l’imposta di bollo sulle auto d’epoca è stata ritenuta una tassa regionale visto che la sua riscossione spettava ai singoli enti. Questi ultimi hanno agito in maniera non omogenea, in alcuni casi applicando l’imposizione secondo i dettami centrali  mentre in altri ha agito mantenendo il regime preesistente.

Con il nuovo regolamento del Mef la questione è stata regolata forse per sempre, a meno che non intervenga qualche organo istituzionale superiore e ancora una volta blocchi l’iter. Al momento dunque le disposizioni stabilite dalla Corte costituzionale hanno decretato che il tributo non va inteso come regionale e la disciplina fiscale è sottoposta alla potestà legislativa dello Stato. Inoltre, il ministero chiarisce che le tasse in materia automobilistica sono da collegare ai tributi per i quali le regioni hanno solo il potere di riscuotere.

Continua a leggere su Fidelity News