Aumentano le vittime di incidenti stradali nel 2015

Il rapporto presentato da Aci ed Istat traccia un profilo negativo sulla sicurezza stradale nel 2015. Rispetto all’anno precedente, aumentano i numeri dei decessi e dei feriti gravi, anche se diminuiscono le lesioni alle persone ed il numero dei feriti.

Aumentano le vittime di incidenti stradali nel 2015

Il rapporto Aci-Istat riguardante la sicurezza stradale in Italia nel 2015, per la prima volta negli ultimi 15 anni, rileva un aumento dell’1,1% dei morti sulle nostre strade. Le vittime dello scorso anno sono state 3.419 a fronte delle 3.381 del 2014. Anche i feriti gravi sono aumentati del 6%, raggiungendo quasi 16.000 casi rispetto ai 15.000 dell’anno precedente. Diminuiscono invece gli incidenti stradali con lesioni alle persone ed il numero dei feriti, il cui calo è rispettivamente del -1,8% e del -2%.

Tutto ciò, tradotto in cifre, rappresenta qualcosa come 17,5 miliardi di euro di costi sociali.

Il rapporto ha anche cercato di comprendere le ragioni di tali dati: in primo luogo si è rilevato un aumento delle sanzioni comminate dalle forze dell’ordine per una delle maggiori cause di distrazione al volante: l’uso del cellulare alla guida. Per questa tipologia di infrazione, la Polizia ha incrementato del 20% il numero dei verbali, mentre i Carabinieri dell’11,8%. Ma non c’è solo la distrazione. Altro elemento da non trascurare è l’eccesso di velocità, che con oltre 2,6 milioni di verbali rimane per antonomasia l’infrazione più commessa dagli automobilisti italiani.

Secondo le statistiche, il maggior numero di incidenti si è verificato nel mese di luglio, mentre 3 incidenti su 4 avvengono sulle strade urbane. La fascia d’età più a rischio è quella dei giovani di età compresa tra i 20 e i 24 anni. Rispetto al 2014 il segno positivo precede anche la percentuale dell’aumento dei pedoni (+4%) oltre che dei centauri (+7,2%) vittime di incidenti stradali

A livello UE28 si registrano 52 morti per milione di abitanti; in Italia il dato è di 56,3 per milione. Con tali risultati il nostro paese si posiziona al 14° posto della classifica europea, alle spalle di Regno Unito, Spagna, Germania e Francia. Ad ogni modo, confrontando il numero dei decessi con il 2010, il 2015 segna una diminuzione del 16,8% in ambito europeo e del 16,9% a livello italiano.

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