All’Autosalone di Francoforte, che entra nei suoi giorni conclusivi, un ruolo da protagonista è stato recitato dalla teutonica Audi, il brand dei 4 anelli con sede a Ingolstadt, che – oltre ad una station wagon più sportiva, la Audi RS4 Avant – ha presentato anche un ulteriore veicolo, sostanziato nella versione RWS della sua Audi R8.
La nuova Audi R8, presente sia come coupé che come spyder, mette a frutto l’esperienza maturata dall’azienda grazie alle ottime prestazioni nei campionati sportivi Le Mans Series, riservati a vetture prototipali e Gran Turismo. Da un punto di vista estetico, infatti, la somiglianza è davvero tanta con la R8 LMS GT 4.
In questo caso la calandra è dominata da una griglia ad alveare opaco, della stessa tonalità presente sulle prese d’aria frontali, e su quelle laterali, che – incavate nelle side blades – si aprono poco dopo le portiere. Opzionalmente, è possibile scegliere una striscia rossa che, dal cofano anteriore, corre lungo il tettuccio e continua sul retro, dominato da una cupoletta di cristallo che mette in bella vista il propulsore. Sui lati, invece, troviamo le ruote (davanti con pneumatici 245/35, e dietro con quelli da 295/35), dominate da cerchi opachi in lega (19”), con la stella a cinque razze, e gestite da un impianto frenante con pinze da 6 pistoncini che interagiscono con un disco a margherita.
Poco sotto quest’ultima vi è l’aletta, che varia a seconda della velocità, per migliorare l’assetto aerodinamico mentre, in basso, è presente il classico ampio diffusore, che, aspirando l’aria verso l’esterno, ancora maggiormente l’auto al suolo.
La vera novità di questo veicolo consiste nella scelta di avvalersi di una trazione solo posteriore (la sigla RWS si traduce con rear wheel series), in luogo di quella integrale standard: questo ha richiesto modifiche idonee nel sistema di controllo della trazione, della stabilità, dello sterzo (più responsivo, essendo equipaggiato con un servosterzo elettromeccanico diretto e senza coppia motrice), e nel telaio stesso. In compenso, impostando la modalità di guida “Dynamic” nell’Audi Drive Select, e lasciano su “Sport” l’assetto del controllo di trazione, è possibile disporre di una percorrenza più rustica e divertente, con un controllo di stabilità che interviene per correggere le oscillazioni solo quando giunti al limite.
Il motore V10 aspirato, coadiuvato dal cambio S Ttronic a 7 rapporti, eroga una potenza di 540 cavalli vapore, e di 540 Newton metri di coppia motrice: grazie al peso di 1.509 (ridotto di 50 kg nel modello coupé, e di 40 kg in quello spyder) è possibile sprintare da 0 a 100 km/h in 3.7 secondi, con una velocità massima che arriva a 320 km/h, senza un eccessivo impatto su consumi ed emissioni (con 12,4 litri si fanno 100 km, e si rilasciano 283 grammi di CO2/km).
Gli interni esibiscono una targhetta commemorativa, che indica il numero di serie dell’auto, prodotta in edizione limitata (999 esemplari), e montano sedili rivestiti in pelle e alcantara che, opzionalmente, possono disporre di gusci con assetto sportivo da racing. Per la distribuzione, invece, si parla dell’esordio nel mercato tedesco, a prezzi leggermente più bassi degli omologhi con trazione integrale, ma comunque riservati a pochi: 144.000 euro per il coupé, e 153.000 euro per lo spyder.