Basata sulla S3 Sedan, la Audi A3 clubsport quattro concept è dotata di un potente motore TFSI cinque cilindri. Nella show car il cinque cilindri da 2.480 cc eroga 525 CV per una potenza specifica di 211,7 CV/litro. Con un peso totale di 1.527 kg ciò corrisponde a un rapporto peso-potenza di 2,9 kg/CV. La coppia massima di 600 Nm è disponibile tra 2.300 e 6.000 giri. La Audi A3 clubsport quattro concept passa da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi e raggiunge una velocità massima di 310 km/h.
La tecnica
La Audi A3 clubsport quattro concept si distingue per la presenza di un cambio S tronic a sette rapporti con layout a tre alberi compatto. La settima marcia lunga riduce il consumo di carburante, e il rapporto di trasmissione finale è stato modificato di conseguenza. Una funzione di launch control gestisce le partenze con la massima potenza e il minor slittamento delle ruote.
Il cuore del sistema di trazione integrale quattro è una frizione a dischi multipli attivata idraulicamente sull’asse posteriore, che è stata appositamente progettata per la coppia elevata del potente cinque cilindri. Come il sistema di gestione del motore, il suo controller elettronico è integrato nel sistema di regolazione della dinamica di guida Audi drive select e porta la combinazione di “fun to drive” e sicurezza a un livello completamente nuovo.
Il telaio avanzato consente alla Audi A3 clubsport quattro concept di dare piena espressione alla propria straordinaria potenza su strada in modo dinamico e sicuro. I componenti in alluminio delle sospensioni McPherson anteriori riducono il peso delle masse non sospese. Le sospensioni posteriori a quattro bracci possono trattare le forze longitudinali e trasversali separatamente.
La scatola dello sterzo progressivo è progettata in modo che il rapporto diventi più diretto all’aumentare della forza sterzante e la servoassistenza diminuisca a velocità più elevate.
In confronto con la Audi S3 Sedan di serie, la scocca della Audi A3 clubsport quattro concept è stata abbassata di 10 mm e sia le molle sia gli ammortizzatori sono molto più rigidi. Tutti i parametri possono essere regolati tramite i puntoni delle sospensioni coilover in modo che la show car possa adattarsi perfettamente alla guida del momento, su strada o pista che sia.
La Audi A3 clubsport quattro concept monta cerchi 9,5 Jx21 con pneumatici 275/25 R21. I dischi freno anteriori autoventilanti hanno un diametro di 370 mm. Tutti e quattro i dischi freno sono in ceramica rinforzata in fibra di carbonio, il che li rende estremamente leggeri e resistenti all’uso.
Grazie alla carrozzeria leggera, il peso a vuoto della show car (senza conducente) risulta molto basso, attestandosi a soli 1.527 kg. Il risultato è un rapporto peso/potenza analogo a quello di una vettura da competizione e pari ad appena 2,9 kg per CV. La Audi A3 clubsport quattro concept è lunga 4.490 mm, larga 1.856 mm e alta 1.382 mm a fronte di 2.631 mm di passo.
Il design
Lo spettacolare look della carrozzeria Blu Magnetic rivela immediatamente tutta l’energia della Audi A3 clubsport quattro concept. La calandra single-frame caratteristica del frontale è circondata da una cornice in alluminio opaco. La scritta “quattro” decora l’inserto a nido d’ape nero lucido della griglia, ottimizzato per consentire un flusso d’aria elevato. Il cofano motore, il cui bordo frontale si estende leggermente sopra la calandra e i fari a LED, è fregiato dai quattro anelli.
La parte posteriore è caratterizzata dall’imponente presenza di un ampio diffusore che si estende dal centro verso l’alto. Tre elementi dividono l’inserto a nido d’ape nero lucido; due griglie aggiuntive unite da un listello mascherano i terminali del sistema di scarico.
Quando il conducente della Audi A3 clubsport quattro concept interviene sui freni a velocità elevate, si attiva il freno pneumatico. Attivato elettroidraulicamente, il segmento posteriore del vano bagagli passa in un batter d’occhio dalla posizione dello spoiler ad una posizione quasi verticale. A 250 km/h, il freno pneumatico riduce lo spazio di arresto di circa dodici metri, anche perché l’ESC può applicare maggiore potenza frenante all’asse posteriore grazie all’aumento della deportanza.