L’attestato di rischio a breve sarà disponibile anche attraverso i dispositivi mobili, e potrà essere inviato anche via Twitter, Facebook e Whatsapp. E’ infatti ciò che ha detto Antonio De Pascalis, che in merito alla questione ha affermato: “Dal primo giugno l’attestato di rischio degli automobilisti potrà essere inviato anche via Twitter, Facebook e Whatsapp”.
Il capo del servizio studi Ivass ha anche aggiunto che il documento sarà disponibile ovviamente prima di tutto sul sito web della compagnia assicurativa, ma anche attraverso altre forme tra cui la posta elettronica, le app per smartphone e i social network.
Il direttore generale dell’Ania, Dario Focarelli, ha detto: “Quella dei social network è una modalità già utilizzata per altri fini da alcune assicurazioni e non escludo che potranno essere usati anche per l’invio degli attestati di rischio”. Il nuovo regolamento sarà in vigore da giugno e sarà attivato sui contratti di assicurazione in scadenza dal primo luglio: è previsto inoltre che la compagnia consegni al cliente l’attestazione sullo stato del rischio almeno 30 giorni prima della scadenza del contratto per via telematica.
E Pascalis ha ribadito: “La novità fondamentale è che abbiamo invertito l’onere della prova. Prima in caso di mancata consegna dell’attestato di rischio il contraente poteva rischiare la massima penalizzazione in classe di merito, oggi se in banca dati non è presente la sua situazione assicurativa le imprese devono accettare una dichiarazione sostituiva e sta a loro fare i controlli”.
L’Ivass ha però specificato che in ogni modo l’attestato potrà essere ancora consegnato in formato cartaceo, e chi ne farà richiesta avrà il diritto di riceverlo senza riserve. Le assicurazioni hanno infatti il dovere di farlo avere ai clienti che lo desiderano ancora nel formato tradizionale. Un’altra importante novità è quella che riguarda l’aggiornamento della banca delle assicurazioni, che deve avvenire in tempo reale.
Scatta, infatti, dal 18 aprile l’obbligo di trasmettere automaticamente alla motorizzazione i dati presenti nell’archivio digitale di Ania. Lo scopo è quello di aggiornare e omologare il sistema dei controlli via autovelox, tutor e zone a traffico limitato in linea con la banca dati per rendere più efficienti le verifiche.