Uno dei settori con i quali si prevede di impattare maggiormente, e in positivo, nella salvaguardia ambientale è quello della mobilità a zero emissioni, di tipo elettrico. In quest’ambito, oltre alle auto, si apprestano fare la loro comparsa anche i SUV, ed i camion, a proposito dei quali sono in arrivo interessanti novità.
Elon Musk, con i veicoli elettrici di un certo livello, c’ha preso gusto. Dopo essersi cimentato in veicoli green di lusso, come le Tesla S e X, e la più popolare Model 3, ha puntato dritto sui camion elettrici e, a breve, si appresta a lanciare il “Tesla Semi”, un camion a semi-rimorchio (o semi-trailer truck) costituito da una motrice e da diversi rimorchi.
Il veicolo in questione, anticipato da alcune immagini teaser, sarà spinto da diversi motori elettrici, e conterà su una maxi batteria, più grande di quella in uso sugli autobus elettrici BYD (da 547 kWh): in questo caso, si parla di 1200 kWh, in grado di sostenere un veicolo da 24/36 tonnellate per 600 km continuativi. Oltre all’autonomia, sarà importante anche provvedere ad una ricarica decisamente rapida, che potrà contare o su nuovi standard di ricarica, o – necessariamente – su colonnine da almeno 900 kW.
Il sistema di guida assistita del Tesla Semi, dotato di fari a LED e privo di specchietti laterali, sarà ancora una volta l’Autopilot, calibrato – però – per la modalità platooning, nella quale i vari camion procedono in fila indiana, sotto l’egida di un veicolo guida, ma collegati tra loro tramite la connettività Wi-Fi. I primi test dovrebbero esser già iniziati in Nevada e California, dacché risulta inviata una richiesta all’autorità locale per gli autoveicoli, affinché autorizzi delle sessioni di collaudo su strada.
Quasi più avanzati del Tesla Semi, ma destinati ad arrivare sul mercato nel solo 2021 sono i camion Nikola Tweo e Nikola One, dell’americana Nikola Motor Company, azienda di Salt Lake City (Utah) che pure, per i suoi veicoli, ha tratto riferimento dal noto scienziato che tanto ha ispirato Elon Musk.
Nello specifico, si tratta di veicoli capaci di monitorare a 360°, con una vista a volo d’aquila, quel che accade loro intorno grazie ad una combinazione di radar e sonar: l’One dovrebbe essere spinto, con trazione integrale 6×4, da un sistema Bosch eAxle basato su un motore da 800 Volt, tarato su una potenza di 1000 cavalli vapore, capace di sprigionare una coppia motrice di 2.712 newton metri, anche grazie al peso più leggero, ed al baricentro più basso.
Considerata la maggiore efficienza energetica, pari al 66% (contro il 40/45% dei veicoli a propulsione diesel), l’autonomia dovrebbe arrivare a 1200-2000 km, e la durata d’esercizio dei camion Nikola, grazie anche ad una manutenzione più facile (hanno una frenata rigenerativa), potrebbe raddoppiare, arrivano a circa 1,6 milioni di km. A muovere questo veicolo, elettrico, sarà una batteria da 320 kWh a combustibile basata sull’idrogeno, materiale che sarà oggetto di rifornimento ad hoc, in uno speciale serbatoio, in appena 15 minuti.
Per i prezzi, si parla genericamente di “concorrenzialità” del listino, nel quale – oltre al Nikola One (camion) e Two (con cabina compatta) – vi sarà anche una sorta di dune-buggy ecologico, il Nikola Zero, un quattro posti con potenza da 555 cavalli vapore.