Nello stupefacente evento con cui Amazon ha proposto un intero ecosistema domotico imperniato sulle facoltà smart di Alexa, vi è stato spazio anche per la presentazione di un gadget, l’Amazon Echo Auto, che – in sostanza – si occuperà di far entrare l’assistente virtuale di Jeff Bezos anche nelle auto, settore sinora dominato da Apple, col suo CarPlay, e da Google, col suo Android Auto.
Curiosamente, Amazon – nelle prime posizioni quanto a sviluppo dell’intelligenza artificiale – stava rimanendo davvero dietro alla concorrenza, quando si trattava di applicarla anche alle auto: queste ultime, infatti, chi più chi meno, integrano il supporto alla piattaforma smart di Google (Android Auto) ed Apple (CarPlay), con le quali è possibile svolgere un’ampia gamma di mansioni senza distrarre occhi ed attenzione dalla guida.
In realtà, il team di Seattle stava solo preparando il momento opportuno e, nata l’occasione per la presentazione della domotica proprietaria, la si è sfruttata anche per proporre una soluzione smart dedicata alle auto.
L’Amazon Echo Auto, in consegna verso fine anno a 24.99 dollari per alcuni clienti selezionati (essendo ancora in sviluppo) e, per tutti, a 49.99 dollari (in versione definitiva), ricorda – nell’aspetto – un vecchio navigatore in plastica scura, appoggiato al cruscotto tramite un supporto ad hoc, e collegato alla vettura o via cavo, al jack da 3.5 mm della medesima, o wireless, via Bluetooth (normale o a risparmio energetico).
A partire da quel momento, il gadget sfrutta l’internet dello smartphone, al quale si connette sempre via Bluetooth, e permette di usare i comandi vocali di Alexa (es. per chiedere info, notizie, aggiornare la lista della spesa, far partire e gestire la propria playlist musicale preferita), e consente di impostare delle routine geolocalizzate in base alla posizione dell’auto (nello specifico, potrà accendere le luci in casa all’appropinquarsi verso la medesima, e sollevare la saracinesca del garage).