La notevole massa critica della mobilità teutonica si è fatta avvertire, durante le anteprime di IAA 2021 in quel di Monaco di Baviera, attraverso le proposte di Volkswagen e Mercedes-AMG, ovviamente di stampo green, per una mobilità a zero emissioni, più accessibile nel primo caso, decisamente luxury nel secondo.
Volkswagen ID.Life, basata su una calibrazione più piccola ma comunque versatile della piattaforma elettrica MEB, è una vettura compatta (4,09 m di lunghezza per 1.85 di larghezza e 1.60 di altezza) ma decisamente tecnologica (come confermato anche dalle superfici di ricarica induttiva per i telefoni occultate nelle “tasche” delle portiere), con una vena “armoniosa:” il tettuccio, in tessuto con camera d’aria, è rimovibile per accrescere la spaziosità dell’interno, già stigmatizzata dal fatto che le sedute interne possono essere reclinate per accrescere la capienza del vano bagagli, da 1.285 litri, creare un letto, o un ambiente in cui fruire film o videogame tramite un proiettore.
In più, un ulteriore contributo in tal senso deriva anche dal fatto che la propulsione sia anteriore, nel caso specifico affidata a un motore elettrico che, con i suoi 234 cavalli vapore (172 kW), assicura uno sprint da ferma a 100 km/h in 6.9 secondi, una velocità di picco di 180 km/h, con un’autonomia raggiunta di 400 km (senza trascurare occasionati sortite in off-road, visto gli angoli d’attacco da 26 e 27°, rispettivamente per anteriore e posteriore, il rialzamento a 19 cm da terra dell’assetto, e i cerchi da ben 20 pollici) secondo il ciclo Wltp che, sulla carta, rende pieno onore alla batteria da 57 kWh.
La costruzione del veicolo, che dovrebbe arrivare concretamente in Europa nel 2025 a partire da 20/25mila euro, fa ampio uso di materiali ecologici, sin dalla verniciatura trasparente esterna che fissa con un indurente basicalmente biologico un colorante ottenuto con i trucioli di legno, e da quella, Rubber Paint, nata dalla gomma dei copertoni dismessi (quelli in uso, invece, fan uso anche di gomma naturale, olio biologico e lolla di riso) e chiamata a esaltare la zona d’ingresso al veicolo (al quale si accede previo riconoscimento del volto): il tettuccio in tessuto sfrutta esclusivamente il polietilene tereftalato (PET) delle bottiglie riciclate e, guardando all’interno, oltre al tessuto Artvelours Eco previsto per finiture dei sedili e rivolti interni delle porte, è possibile apprezzare anche la provenienza sostenibile del legno, certificato Fsc, adoperato nei pressi dei sedili posteriori e a coronamento della plancia.
Dagli stabilimenti di Singelfinden, invece, arriverà la Mercedes-AMG EQS 53 4MATIC+, alfiera della strategia ecologica del gruppo della stella a 3 punte Mercedes-AMG, sostanziata in una berlina mutuata, quanto ad assetto e pianale, dalla Mercedes EQS, con la quale condivide le ruote posteriori ruotabili di 9°, il controllo elettronico a beneficio delle sospensioni pneumatiche e la possibilità di montare una batteria da 107,8 kWh grazie al pianale modulare EVA). Le differenze dell’esterno, che fa conto anche su cerchi da 21 con opzione per i 22”, prevedono affinamenti aerodinamici, come – sul retro – uno splitter supplementare, uno spoiler e, nel nuovo parafango, un integrato diffusore basso.
L’abitacolo è di alto pregio, a partire dalla pedaliera in alluminio, a salire con i sedili anatomici e l’impiego di pellami: il volante multifunzione permette di spostarsi agevolmente tra le impostazioni mediante display e comandi a rotella integrati, mentre – all’insegna di una sorta di “hyperscreen” – sotto un unico cristallo sono allineati orizzontalmente tre schermi, per il modulo multimediale e l’accesso alla telemetria via AMG Track Pace.
Chiude il motore: quest’ultimo ha un assetto duale, cioè con due unità elettriche che, insieme, sprigionano valori di potenza e coppia motrice a seconda dell’allestimento, con quello base che prevede complessivi 658 CV e 950 Nm e il kit Dynamic Plus che, invece, porta a 761 CV e 1.020 Nm, all’insegna di una differenza tangibile anche nello scatto da 0 a 100 km/h (3”8 vs 3”4) e nella velocità di punta (220 vs 250 km/h). Da segnalare il fatto che, stante la natura elettrica, il corroborante suono propulsivo viene emesso, dentro e fuori il veicolo, da speciali emettitori e shaker che regolano intensità e toni a seconda dello stile, delle condizioni e delle modalità di guida, secondo due preset, Authentic e Performance.