Il Campionato del Mondo MotoGP 2024 è entrato nel vivo, con una prima parte di stagione caratterizzata da affascinanti battaglie in pista e importanti cambiamenti nel mercato piloti. Dopo le prime gare di adattamento alla nuova moto, il campione in carica ha iniziato a difendere il titolo con una serie di prestazioni di alto livello, ma i giovani talenti emergenti, ed un grande campione sempre sulla breccia, e affamato di risultati, si stanno facendo notare, tenendo ancora aperta la lotta per il titolo.
Ovviamente questo può valere solo per MM, che potrebbe ancora recuperare i punti che lo dividono dalla vetta, mentre per gli altri sarà un anno di esperienza ad alto livello. La classifica è molto combattuta: con piloti come Martin, che ha conquistato due vittorie e vinto la maggior parte delle gare sprint, e Bagnaia, forte di una costanza impressionante, che si trovano già ai vertici, con Bagnaia che vanta dieci punti in più di Martin.
Al contempo, Marc Marquez, con una Ducati Clienti 2023, ha impressionato con una serie di risultati che lo hanno portato a occupare la terza posizione nella classifica del campionato del mondo, anche se qualcuno credeva che potesse vincere facilmente già quest’ anno, avendo in dotazione appunto, la moto campione del mondo 2023.
Aldilà di queste considerazioni, che non tengono assolutamente conto del fatto che Marquez è passato a una moto completamente diversa da quella che guidava gli altri anni, e che, anche per un campione della Sua portata è necessario un periodo di affiatamento con un mezzo a Lui sconosciuto, i risultati che ha ottenuto la dicono lunga sulla Sua capacità di adattamento, e sulla Sua fame di risultati.
E, una prova di quanto asserisco, è stata la gara dimostrativa del WDW, momento di forte aggregazione di quanti amano il mondo Ducati, e manifestazione unica e irripetibile, dove non c’erano in palio né punti né posizioni di campionato, ma Marc non ha saputo contenere il Suo ardore agonistico, sparando sulla ghiaia, all’ ultima curva, Nicolò Bulega.
Non era necessario, e non doveva dimostrare nulla, ma quando gli si chiude la vena va fuori controllo.
La cosa non avrebbe avuto nessuna ripercussione se fosse successa, ad esempio, tra Di Giannantonio e Petrucci, ma quando c’é in ballo Marquez, un episodio Ge di poco conto, si trasforma subito nella notizia del giorno, del mese e durerà fino alla prossima gara del mondiale, rischiando di mandare a monte una organizzazione, fino a quel momento perfetta.
MERCATO PILOTI
La scelta di Ducati di ingaggiare Marc Marquez, a discapito di Martin e Bastianini, oltre a spiazzare completamente il mercato, ha suscitato un vespaio di polemiche da parte degli addetti ai lavori e, ovviamente, da parte degli schieramenti del del WEB.
Si dice che Marc abbia ricattato Ducati, rifiutando Pramac, ma sinceramente, a questo ci credo poco, poiché MM ha fatto il Suo gioco, che Ducati poteva anche rifiutare di vedere, ed inoltre Ducati era sulle tracce di MM già da diversi anni.
MM é sempre stato un pilota gradito dall’ Ing. Dall’Igna, che già nel 2017 tentò di portarlo in Ducati, ma MM non se la sentì di lasciare la Sua confort zone in Honda, e soprattutto un ingaggio faraonico.
Dall’Igna é una persona che parla poco, ma quando parla é bene ascoltarlo, poiché quando dice che la capacità di leggere ed interpretare i dati di MM é unica, e che i Suoi dati parlano molto chiaramente, c’é da credergli, e significa che nelle analisi dei dati di MM ha visto un qualcosa che non ha visto nei dati di altri piloti.
Si può criticare o meno la scelta di Ducati, ma non si può assolutamente negare che é, e sarà la squadra più forte ancora per anni, perché la scelta di MM da parte di Ducati, secondo me, non ha rafforzato le altre squadre, ma le ha indebolite, inserendo piloti certamente forti, ma con poca esperienza delle nuove moto, che richiedono i giusti tempi di adattamento.
SITUAZIONE DELLE ALTRE SQUADRE
Cominciamo dalla squadra più vicina in termini di prestazioni, e forze in campo, alla Ducati.
KTM Rispetto allo scorso anno KTM, che con Binder sembrava l’ avversaria più accreditata a infastidire Ducati, quest’ anno incontra serie difficoltà, solo in parte celate dalle grandi prestazioni di inizio campionato del rookie Acosta, poi anche Lui rientrato nei ranghi, ma con gli altri piloti ufficiali in netta difficoltà, e non vedo come Vinales e Bastianini possano colmare in breve tempo il gap finora accumulato.
APRILIA si affida a due nuovi piloti, Martin e Bezzecchi, bravi quanto si vuole, ma con una moto a loro sconosciuta, e con collaudatori forse non all’ altezza della situazione.
PRAMAC team di riferimento fino a oggi di Ducati, ha scelto la proposta Yamaha per gli anni a venire: non sono assolutamente convinto che lo abbia fatto per il fatto che Ducati non abbia scelto Martin, ma, soprattutto, per i vantaggi che, contrattualmente, Yamaha ha saputo offrire.
Un pilota certo, è Oliveira: un ottimo pilota, che ha anche vinto con KTM in moto GP, ma che non ha saputo adattarsi all’Aprilia, forse non per colpa completamente Sua, ma anche per le incomprensioni con il Tecnico a Lui assegnato, che non ha saputo tradurre correttamente le indicazioni del pilota.
E la prova di ciò è data dai risultati dell’ ultima gara, dove, con un nuovo tecnico, Oliveira é stato il migliore dei piloti Aprilia.
Per il secondo pilota si fanno più nomi, da Arbolino a Miller, e perfino Jannone, ritornato alle gare dopo 4 anni di fermo per doping, ma credo che alla fine sarà Yamaha a decidere, visto che il pilota verrà pagato dalla casa dei tre diapason.
Sul fronte delle altre case, i team stanno cercando di rinforzarsi per le prossime stagioni.
Honda sembrava valutare un possibile rinnovamento del proprio team di piloti, ma alla fine ha optato per una scelta conservativa, riconfermando Mir e Marini nel team ufficiale, e Zarco, con l’ incognita del secondo pilota, che sembrerebbe essere Ai Ogura, nel Team di Cecchinello, in attesa delle nuove moto, nel 2027.
Yamaha, che sembra muoversi molto più velocemente di Honda, con scelte anche logistiche che finora non rientravano negli schemi mentali dei Giapponesi, ha finalmente trovato il secondo team, ossia Pramac, che permetterà di sviluppare più velocemente una moto ormai non più competitiva rispetto alla concorrenza, che adotta il motore V4 rispetto al 4 cilindri in linea.
Si parla che Yamaha introdurrà del nuovo motore V4 già verso la fine di quest’ anno: la cosa certa é che i due piloti ufficiali saranno Quartararo, convinto a rimanere a suon di milioni, e per non essere troppo cattivi, rassicurato anche dalle garanzie tecniche fornite dalla Yamaha e Rins, che nonostante il Suo indubbio valore, sembra non sia stato cercato da nessuno.
PERTAMINA VR46 avrà una Ducati 2025 per Di Giannantonio e una 2024 per Morbidelli, che ritornerà alla corte di Rossi.
GRESINI TEAM aldilà delle voci che si sono sparse nei box su un possibile acquisto del Team da parte addirittura di Hamilton, proseguirà la Sua avventura con Aldeguer, pilota sotto contratto Ducati e Alex Marquez, entrambi con moto 2024.
TRUCKHOUSE APRILIA ha confermato Fernandez, e anche Lei sta trattando Ai Ogura, che sta diventando un pezzo pregiato del mercato, alla luce degli ottimi risultati che sta conseguendo in moto 2, e inoltre sembra che il prossimo anno il Team riceverà un supporto da squadra ufficiale da parte di Aprilia.
Per quanto riguarda il secondo pilota di questo team, le cose potrebbero anche cambiare, qualora Liberty Media, proprietaria della moto GP, richiedesse la presenza di un pilota Americano in moto GP, e in questo caso il solo disponibile, e che sta facendo ottimi risultati in moto 2, è Roberts.