La donazione degli organi è qualcosa di molto serio. Ognuno di noi, infatti, può donare fino ad otto organi, salvando in questo modo tantissime persone, che stanno aspettando o sono in lista in una lotta contro il tempo che scorre inesorabile.
La cultura della donazione degli organi, purtroppo, è ancora poco diffusa in moltissimi paesi del mondo. se ognuno di noi, infatti, donasse i propri organi potrebbero essere tantissime le persone che ogni anno potrebbero essere salvate da morte certa.
Un piccolo gesto, ma di grande importanza. Organi che a chi muore non servono più, ma che possono essere fonte di felicità e di speranza, invece, per qualcun altro. Proprio per sensibilizzare alla donazione degli organi l’azienda belga Duval – Guillaume ha realizzata la campagna pubblicitaria Re-Born to Be Alive, che possiamo vedere in questo video.
A dare l’idea per questa particolare campagna pubblicitaria i tantissimi video che ogni giorno girano in rete e che in tanti casi ci fanno ridere e divertire. Sono tantissimi, infatti, coloro che si lanciano in imprese folli, in gesti ed acrobazie davvero pericolosissime soltanto epr il gusto di stupire, di raccogliere consensi tra i propri amici e sui social network o per stupire una ragazza.
Azioni a volte di una pericolosità tale da mettere a rischio l’incolumità dei protagonisti, che non si fermano a pensare alle conseguenze possibili dei loro gesti. Azioni stupide, spesso senza senso, che possono costare caro a chi decide di cimentarsi.
La campagna pubblicitaria mira a sensibilizzare alla donazione degli organi ma lo fa con ironia puntando sul fatto che il cervello è l’unico organo che non si può donare e, viste le scelte fatte dai protagonisti di questi video, forse non è proprio un male. È questa la sottile ironia di questa campagna, che è dic erto però di grande effetto.
Il protagonista di questo video, ad esempio, ha deciso di tagliare l’erba delle sue siepi utilizzando una motosega. Fino a qui nulla di strano se non fosse per il fatto che per farlo decide di far roteare intorno al suo corpo la motosega in funzione. Un’azione pericolosissima. Bastano pochi secondi per far si che un’azione stupida si trasformi in tragedia.
La motosega, infatti, potrebbe molto facilmente finirgli addosso amputandogli un arto o peggio ancora ferendolo a morte. di tutto questo, però, quest’uomo o sembra proprio non curarsi. Per lui è importante fare spettacolo, cimentarsi in qualcosa di diverso dal solito, che lo renda popolare e gli faccia guadagnare punti magari con un amico o con una donna. Purtroppo, però, è soltanto prova della sua incoscienza e della sua incuranza del pericolo.
Come lui tanti altri realizzano dei video del genere che diventano virali in pochissime ore e fanno il giro del mondo, ma che devono fare riflettere sull’incoscienza di certe decisioni e sulle loro possibili conseguenze che di certo sarebbero terribili.
Se almeno fossero dei donatori potrebbero salvare altre vite in caso di morte. per fortuna però, come recita la campagna, il cervello non si può donare.