In seguito alla decisione presa da parte del Consiglio europeo, tutte le automobili dovranno essere munite di etilometri portatili di bordo a partire dal 2022. Questo tipo di tecnologia potrebbe impedire agli automobilisti di mettere in moto la propria automobile se il tasso alcolemico rilevato dallo strumento supera il limite prestabilito dalla legge. La relativa norma è stata approvata a marzo scorso ed ora ha ricevuto l’approvazione finale dopo la votazione finale nel corso di questa settimana.
Il Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti (ETSC) ha osservato che misure come questa potrebbero ridurre del 30% le collisioni mortali e salvare oltre 25.000 vite umane in tutta Europa nei 15 anni a partire dall’effettiva implementazione. I dettagli su come gli etilometri saranno integrati nelle automobili non sono ancora noti ma sono in corso gli studi del caso per implementare questa nuova tecnologia.
Tuttavia, è noto che alcuni sistemi – attualmente in fase di studio e ricerca – richiedono ripetuti test dell’alito a intervalli casuali per evitare che i conducenti ubriachi chiedano ad un’altra persona, eventualmente passeggero dello stesso mezzo, di avviare la propria auto e di effettuare il test alcolemico per loro conto, aggirando così il sistema automatico.
Tra le misure previste da questa nuova e molto discussa legge, si evidenzia anche il fatto che i veicoli prodotti a partire dal 2022 dovranno includere anche un limitatore di velocità in aggiunta ai normali sistemi di sicurezza obbligatori a bordo. Tuttavia, l’applicazione di questo limitatore di velocità dovrà essere visto più come un sistema intelligente che renderà i conducenti pienamente consapevoli quando superano di molto il limite di velocità, eventualmente emettendo un segnale sonoro o visivo.
Secondo i sondaggi effettuati tra la popolazione europea, si evince che i cittadini ritengono questo nuovo dispositivo molto utile ma ritengono anche che bisogna puntare sull’educazione stradale, sull’informazione e sulla sensibilizzazione stradale. Secondo gli intervistati, non sono le auto a dover subire delle modifiche, piuttosto la cultura e la conoscenza del guidatore.