In ambito automobilistico, spesso si è soliti fare dei confronti sull’affidabilità e sulla cura che ogni singolo marchio pone nella costruzione dei propri modelli. Con il tempo, sotto questi punti di vista ad affermarsi sono stati i costruttori tedeschi, considerati nell’immaginario collettivo gli indiscutibili primi della classe.
Eppure negli ultimi anni segnati dall’ascesa dei costruttori coreani, questa nomea sta progressivamente sgretolandosi. Diverse statistiche continuano a premiare i costruttori asiatici, sia dal punto di vista della progettazione che della qualità costruttiva.
Ad andare nella stessa direzione troviamo anche l’ultimo studio condotto dalla JD Power, società di ricerca e di marketing che ha voluto studiare la qualità dei marchi presenti sul suolo statunitense. Per farlo si è proceduto all’analisi di 76.256 opinioni fornite dagli acquirenti di auto nuove, raccolte dopo non meno di 90 giorni di possesso del veicolo.
Dati alla mano, a monopolizzare il podio sono stati i coreani di Genesis, Kia e Hyundai. Genesis, brand di lusso di casa Hyundai, ha registrato solo 63 problemi per 100 modelli venduti, decisamente al di sotto della media del settore che è di 93 problemi per 100 auto. Kia e Hyundai si sono piazzate immediatamente alle spalle con 70 e 71 inconvenienti per 100 modelli venduti.
Fuori dal podio, come primo costruttore non coreano, troviamo la Ford con 83 problemi ogni 100 modelli, seguita da Lincoln e Chevrolet. La peggiore in assoluto è stata la Jaguar con un punteggio di 130, ma non possono gioire nemmeno Land Rover, Mitsubishi e Alfa Romeo, che con i loro risultati occupano la parte più bassa della graduatoria. Dalla stessa ricerca si evince anche la debacle dei marchi giapponesi, che solo qualche anno fa occupavano i vertici della classifica: ora nella top ten figurano solo Nissan, Toyota e Lexus, rispettivamente in settima, nona e decima posizione. Non va meglio nemmeno ai tedeschi, che in tutti i casi hanno collezionato dei risultati al di sotto della media.