Diciamocelo in tutta onestà: quando viaggiamo in aereo non sempre siamo disposti a pagare una tariffa maggiorata per portare una valigia in stiva. Per tale motivo ci inventiamo di tutto pur di far entrare tutto ciò che ci serve nel bagaglio a mano.
Siamo capaci anche di infilarci paia di calzini nelle tasche, pur di non pagare questo odiatissimo sovrapprezzo. E deve essere proprio quello che era passato nella mente a Ryan Carney William, un ragazzo che si è presentato al gate indossando otto paia di pantaloni e dieci magliette per non pagare la tassa aggiuntiva per imbarcare il bagaglio sull’aereo.
Ma il ragazzo, a causa di questo ingegnoso ma illegale espediente, è stato respinto all’aeroporto di Keflavik, in Islanda. Il giovane, che non è riuscito a portare a termine il suo piano, ha pubblicato due video sul proprio profilo Twitter, accusando la British Airways di razzismo.
Ma la compagnia britannica ha dato la sua versione attraverso un portavoce: “Nel momento in cui abbiamo detto al passeggero che non sarebbe potuto salire a bordo indossando otto paia di pantaloni e dieci magliette, ha cominciato a comportarsi in maniera sgarbata. Abbiamo chiamato un addetto alla sicurezza perché non voleva allontanarsi”.
Il ragazzo ha raccontato di essere stato arrestato. Il giorno seguente, dopo essere stato rilasciato, ha provato a imbarcarsi con un volo EasyJet, ma secondo quanto riferiscono i media locali sarebbe stato respinto anche dalla compagnia low cost.
Insomma, a questo furbetto è andata proprio male, ma probabilmente è giusto così. Scene come queste accadono di continuo. Nonostante qualcuno dia in escandescenza, la maggior parte delle volte, dopo essere stati redarguiti all’arrivo al Gate, si cerca pacificamente di arrivare alla soluzione migliore.
Per motivi di sicurezza le compagnie aeree provano a tutelarsi non permettendo ai passeggeri di portare troppe cose con sè a bordo.