Aston Martin Goldfinger DB5: nel 2020 arriva la vera auto di James Bond, con tranciagomme incluso

Tra un anno, la casa automobilistica Aston Martin celebrerà il matrimonio con la saga di James Bond sfornando 25 esemplari esclusivi della DB5 esibita nel film Goldfinger, arricchiti di optional da vero 007 di Sua Maestà: "peccato" per la mancata omologazione!

Aston Martin Goldfinger DB5: nel 2020 arriva la vera auto di James Bond, con tranciagomme incluso

Una delle auto più affascinanti della storia delle 4 ruote, non foss’altro per la sua capacità di “bucare” il Grande Schermo, è stata senz’altro la famosa Aston Martin, prodotta dall’omonima azienda britannica. Nelle scorse ore, quest’ultima ha comunicato la creazione di un modello, non omologabile, ispirato proprio alla vettura che Sean Connery guidò nel film “Goldfinger”.

La Aston Martin DB5, questo il modello della vettura sfoggiata contro il pericoloso banchiere svizzero Auric Goldfinger, è stata usata anche in altri episodi della saga di James Bond: Sean Connery, ad esempio, la guidò nel ’65 in Thunderball, cedendo il posto a Pierce Brosnan in GoldenEye (’95), Il domani non muore mai (’97), ed all’algido Daniel Craig nel terzetto Casino Royale (2006), Skyfall (2012), Spectre (2015). Nel corso degli anni, almeno sino alla caduta dell’impero sovietico, ognuno di questi modelli è stato studiato dai servizi di Mosca, nel quartier generale Lubjanka, visto che – come dichiarò il noto disertore Oleg Gordievsky – si credeva che le tecnologie occidentali fossero così avanzate che, nei film di Bond, qualche fondo di verità tecnologica dovesse pur esservi. 

La specificità della nuova Aston Martin Goldfinger DB5 è che non sarà una banale replica del veicolo originale: assemblato negli stessi stabilimenti di Newport Pagnell che sfornarono la prima DB5, smontando 25 esemplari di quell’epoca (da 1 milione di euro l’uno), il curioso veicolo sarà sì basato sui disegni dei modelli montati tra il ’63 ed il ’64, ma ottimizzati in ossequio alla qualità ed alle tecnologie più recenti.

Dal pannello di controllo, un incrocio tra un GPS ed un radar ante-litteram, ed al riparo di un vetro anti-proiettile, l’ingegno del premio Oscar Chris Corbould – realizzatore degli effetti speciali di diversi 007 cinematografici e in questo progetto presente come supervisore – permetterà di attivare alcuni divertissement come la targa girevole, i mitra estraibili, i tranciagomme laterali, e gli emettitori di fumo od olio necessari per seminare i seccanti tirapiedi del KGB. A motorizzarla, una volta sotto la scocca in tinta Silver Birch, ci penserà un motore a 6 cilindri (3.995 cc, con una potenza di 282 cavalli vapore), capace di schizzare da 0 a 60 in 7.1 secondi, toccando una velocità di punta di 148 miglia orarie.

Ovviamente, non si tratterà di un veicolo omologabile (e ci mancherebbe) e – visto il costo – il tutto si tradurrà sicuramente in uno stuzzicante gadget da esporre nel garage di qualche ricco appassionato del celebre agente segreto nato dalla penna di (Ian Fleming, lui sì una spia, sebbene durante la seconda guerra mondiale): secondo quanto comunicato dall’azienda, la Aston Martin Goldfinger DB5 sarà realizzata in 25 esemplari, dal “modico” prezzo di 3.1 milioni di euro ad unità (2.75 milioni di sterline), con 3 modelli speciali prodotti rispettivamente a scopo di asta benefica, per la Aston Mastin stessa, e per la EON. Le prime consegne sono calendarizzate entro il 2020: iniziate a metter da parte i centesimi…

Continua a leggere su Fidelity News