La Volkswagen è ancora al centro di uno scandalo. Questa volta ad essere incriminato è l’utilizzo di alcuni metalli contenenti sostanze cancerogene. Migliaia di veicoli, infatti, potrebbero essere richiamati dalla KBA (Kraftfahrt-Bundesamt), ovvero l’autorità federale del Ministero dei Trasporti tedesca, che si occupa non solo delle omologazioni, ma anche del controllo dei veicoli.
Il metallo utilizzato sarebbe il cadmio ed è stato utilizzato per produrre i veicoli elettrici e ibridi per le case automobilistiche Volkswagen, Audi e Porsche tra il 2013 e il mese di giugno 2018.
Auto elettriche con metalli cancerogeni: 124 mila i modelli incriminati
Lo scorso 20 luglio, la casa automobilistica tedesca avrebbe avvisato il KBA della presenza di questo particolare metallo, anche se in quantità prossime a 0,008 grammi, e che sono circa 124 mila i veicoli che lo contengono al loro interno. Tutte queste auto saranno richiamate dalle officine autorizzate anche se non presentano un pericolo immediato, secondo quanto riportato dalla Volkswagen, perché il relè è stato inserito in una scatola all’interno del caricatore che a sua volta è dentro una cassa solida.
In questo modo, dunque, il metallo cancerogeno non dovrebbe avere il contatto con l’aria. Ovviamente, la produzione in serie e la distribuzione è stata immediatamente interrotta e il relè incriminato è stato sostituito temporaneamente con quello di un’altra casa, almeno per arrangiare momentaneamente con la produzione.
Al momento, non ci sono note circa il richiamo. Dunque, dovremo aspettare che si decida il da farsi, e bisogna vedere se è coinvolta la produzione su scala mondiale, inclusa l’Italia o se è localizzata solo in determinati Paesi del mondo. Bisognerà, inoltre, vedere quale tutela applicare per gli automobilisti, passeggeri e le persone che ci circondano, per quanto riguarda la salute. È un punto abbastanza delicato perché si tratta di uno dei richiami più grandi degli ultimi tempi e il motivo non è neanche tanto banale.