In termini quantitativi, è stato stimato un incremento medio dei prezzi compreso fra il 5 e il 9% in Europa, mentre negli Stati Uniti si è attestato sull’8%; tuttavia, a queste oscillazioni non hanno fatto seguito cali nelle richieste da parte degli automobilisti, con le quote di gomme stoccate nei magazzini delle varie case costruttrici che sono rimaste in pratica immutate così come il livello di acquisti, sia presso i negozi tradizionali che negli store digitali come Euroimport Pneumatici.
Un fenomeno che ha riguardato anche l’interesse verso i produttori cinesi, come Ovation, che hanno dovuto puntare su qualità differenti rispetto al mero costo finale.
L’eccezione più sensibile dei rincari, come accennato, è stata quella dei prodotti provenienti dalla Cina, che hanno perso il fattore di convenienza legato al costo.
Gli incrementi di prezzi per gli pneumatici asiatici
Nello specifico, la lievitazione di prezzi per le aziende del “Paese del Dragone” è stata più consistente, arrivando secondo gli analisti a una media del 20% rispetto all’anno precedente: tra i motivi di questa impennata sono stati citati le maggiorazioni imposte sui costi delle materie prime e gli accordi che favoriscono i costruttori di gomme auto “premium” (a discapito delle aziende più giovani e meno potenti), ma in ogni caso l’effetto finale è stato quello descritto.
Il caso Ovation
E così, chi aveva basato la propria offerta al pubblico semplicemente sull’aspetto economico, spingendo il pedale del vantaggio in termini finanziari, ha subito in maniera più forte l’impatto dei rialzi dei costi. Non è il caso della Ovation, che ha alle spalle il colosso asiatico Shandong Hengfeng, che ha sostenuto in questi anni un forte sviluppo della fase di ricerca e realizzazione di prodotti in grado di conquistare i gusti degli automobilisti di tutto il mondo, Italia inclusa.
Un colosso che ambisce alla qualità
Fondata nel 1995, la Hengfeng si è rapidamente imposta come uno dei principali produttori di pneumatici in Cina, con un patrimonio che supera i 5 miliardi di Yuan (vale a dire oltre 636 milioni di euro) e una capacità produttiva annuale di 30 milioni di pneumatici nei vari stabilimenti che si sono aggiunti a quello originario di Dongying City, nella regione dello Shandong.
Per differenziarsi dalla generica considerazione che grava sulle gomme cinesi (ovvero, prodotti di prezzo basso e qualità altrettanto scarsa), la Ovation ha puntato forte su un team di ricerca e sviluppo e su strutture di collaudo avanzate, che assicurano la qualità eccellente e stabile dei suoi prodotti. Inoltre, la compagnia sottolinea come molte delle attrezzature di produzione siano importate da Europa, Stati Uniti e Giappone, senza nulla da invidiare dunque ai modelli delle case più prestigiose.