Negli ultimi mesi sul web sono circolate numerose notizie relativa alla falsificazione di alcuni prodotti alimentari molto diffusi sul mercato asiatico come il riso e la birra, scatenando un po’ di panico nei soggetti che amano quei prodotti e che di conseguenza hanno cercato di capire come riconoscere il falso.
Sembra che la falsificazione degli alimenti e delle bevande sia il nuovo motore dell’economia orientale e negli ultimi giorni è emerso un video risalente però al 2015, che mostra qualcosa che non potrà che inorridirvi.
Le immagini riprendono uno “stabilimento” di imbottigliamento della nota bevanda Pepsi Cola che si trova a Baghdad, in Irad. Peccato però che all’interno delle bottiglie non finisse davvero la gustosa bevanda che da sempre si contende il primato con l’avversaria ed altrettanto nota Coca Cola.
Un video caricato sul web mostra proprio le fasi dell’imbottigliamento di questa falsa miscela mentre alcune immagini scattate all’interno di questa fabbrica testimoniano quello che accade al suo interno.
Inutile sottolineare come non vengano rispettate le più basilari norme igieniche, come non ci sia nessun dispositivo che verifichi la presenza di corpi estranei all’interno delle bottiglie per non parlare del fatto che la miscela spacciata per Pepsi non si sa nemmeno cosa contenga.
All’interno di questo stabilimento di falsificazione della Pepsi ci lavoravano anche dei bambini ed anche in questo caso non esistono dispositivi di sicurezza che tutelino questi bambini e gli altri uomini. Poco dopo l’imbottigliamento con tappi clonati, le bottiglie finivano sul mercato e si spera che abbiano raggiunto solo i dintorni di Baghdad.
Bisogna anche specificare che alcuni utenti ritengono che questo video sia solo l’ennesima bufala del web e quindi le informazioni che vi riportiamo vanno prese con le dovute precauzioni.
Altrettanto interessante sarà vedere un video che mostra come capire se il riso che state consumando è di plastica. Come prima accennato, infatti, da tempo si parla anche di questa truffa che vede protagonista il noto cereale che potrebbe essere sostituito con dei chicchi realizzati con un materiale simile alla plastica.