Una donna di 100 anni, che di nome fa Dolly Saville, ancora lavora come cameriera in un locale e non ha nessuna intenzione di andare in pensione. Proprio così; l’arzilla signora ha dichiarato che da 74 anni fa questo mestiere, che esercita da sempre nello stesso locale, il The Red Lion Hotel, a Wendover, in Inghilterra. Era il lontano 1940 quando la donna, a 26 anni, cominciò a servire boccali di birra e a pulire i tavoli in questo locale, e da allora ha sempre fatto questo mestiere con gioia e passione. Anche adesso, nonostante la venerabile età di 100 anni, lavora tre giorni a settimana, sta tutto il tempo in piedi ma sembra essere forte come una roccia.
La donna ha detto che in tutti questi anni saranno stati oltre 2 milioni i boccali di birra che ha servito ai tavoli dei clienti, annoverando tra essi anche numerosi personaggi famosi come Elizabeth Taylor e Pierce Brosnan, due stelle del cinema che hanno fatto sosta proprio nel suo bar. La donna è felice e si sente bene quando sta in piedi, per cui odia stare seduta o stare a casa a badare alla spesa e alle pulizie.
La famiglia di Dolly, preoccupata per la signora che ancora a quest’età svolge un lavoro così movimentato, vorrebbe che la loro cara si prendesse un periodo di riposo definitivo, magari andando in pensione. Ma Dolly proprio non ne vuol sapere, anzi afferma con molta enfasi che lei ama il suo lavoro, e fino a quando non sarà costretta a smettere per motivi gravi di salute, lei continuerà a farlo. Inoltre, ha un bellissimo rapporto col titolare del bar, e dichiara che se avesse bisogno di qualche turno in più, non esiterebbe ad accettare. La cameriera più anziana del mondo è una donna energica, che non sente il peso dell’età semplicemente perché il lavoro che fa è la sua passione, e lo svolge tutti i giorni senza fatica.
Un esempio ammirevole che dimostra come l’esercitare qualcosa che piace veramente possa contribuire alla piena salute del corpo e dello spirito, favorendo anche la concentrazione della mente e allontanando crisi depressive di ogni genere.