Un ragazzo californiano litiga con i genitori e scappa di casa: fin qui tutto normale, capita spesso di sentire storie di adolescenti che dopo un diverbio con i propri familiari decidano di fuggire. Ma la storia di questo ragazzo, di cui non sono state rese note le generalità, è un po’ diversa dal solito. Il sedicenne ha deciso di fare un viaggio in aereo, ma non nel classico modo, cioè acquistando un biglietto aereo e sedendosi al suo posto, bensì è rimasto per cinque ore nascosto nel vano di un carrello dell’aereo. Il volo è partito domenica scorsa da San Josè, California, alle ore 7 e 50 del mattino ed è atterrato a Maui nelle Hawaii alle ore 10 e 25.
Un portavoce della Hawaiian Airlines, proprietaria del Boeing 767 in cui si era nascosto il ragazzo, ha detto che il personale di bordo si è accorto di lui mentre vagava per la pista in stato confusionale. E’ stato immediatamente preso in custodia per capire cosa fosse accaduto e per valutare le sue condizioni. Il ragazzo non ha avuto problemi a raccontare la sua avventura, dicendo che era scappato di casa per una lite che aveva avuto con i genitori. Anche se sembra non aver subito lesioni, è stato comunque trasportato dall’ambulanza al Maui Memorial Medical Center per degli accertamenti.
E’ stata avvisata l’FBI di stanza ad Honolulu, che ha sottoposto il sedicenne ad un interrogatorio, perché è stato trovato senza documenti che potessero attestare la sua identità. L’unico oggetto che aveva con sè era un pettine per capelli. Secondo l’agente speciale dell’FBI, Tom Simon, il ragazzo è stato molto fortunato, perchè ha resistito alla traversata dell’Oceano Pacifico, sopportando le fredde temperature che ci sono a 38.000 piedi, quota a cui ha volato l’aereo, ed ha resistito alla scarsità di ossigeno. E’ stato infatti per la maggior parte del viaggio incosciente.
Il Boeing su cui era salito il ragazzo è stato sottoposto ad attenti controlli, anche con l’uso di unità cinofile, per evitare ogni rischio di attentato e questo ha comportato dei ritardi sui voli di arrivo e di partenza all’aeroporto di Maui.
Nonostante l’alto rischio della sua impresa, il ragazzo californiano potrà raccontare l’avventura ai suoi amici e magari la prossima volta ci penserà un po’ prima di fare un’altra bravata del genere.