In India un uomo ha provato a convolare a nozze con un cobra, nella granitica convinzione che il rettile fosse in realtà la reincarnazione di una bellissima ragazza. Il protagonista di questa vicenda risponde al nome di Sandeep Patel, 27 anni, ed era talmente convinto di quanto andava affermando, da aver invitato migliaia di persone ad assistere al suo matrimonio, assicurando che era stato lo stesso serpente ad avergli promesso di sposarlo nel giorno di Pasqua. La vicenda si arricchisce inoltre di ulteriori stranezze se si aggiunge il fatto che Patel, oltre ad avere accumulato migliaia di invitati per assistere alle nozze, aveva anche assicurato loro di potersi trasformare in un serpente in seguito ad una notte di profonda meditazione.
Ma se a questo punto qualcuno stesse pensando che la folla non abbia dato credito a Patel, lasciandolo solo nei suoi deliri, rimarrà deluso: le farneticazioni dell’uomo su di sé e sul cobra hanno infatti finito per incuriosire un enorme stuolo di indiani superstiziosi, al punto che alla cerimonia hanno presenziato circa 12.000-15.000 persone, secondo i dati riportati dal Daily Mirror.
Il tutto stava consumandosi come da programma: nel villaggio di Badwapur, nei pressi della città di Phoolpur (nello Stato indiano dello Uttar Pradesh), gli invitati erano entusiasti quando il ventisettenne ha fatto la sua trionfale entrata in scena, con tanto di giacca e gilè bianchi. Sotto una fitta pioggia di fiori colorati lanciati dalla folla entusiasta, Sandeep Patel stava così apprestandosi a sposare il suo amatissimo cobra Quando all’improvviso un blitz della polizia ha rovinato la festa.
Gli agenti hanno fatto irruzione nel tempio, scatenando disordini che stavano per trasformarsi in una vera e propria rivolta popolare: tutti i presenti volevano infatti assistere al fatidico sì, e non accettavano che la cerimonia potesse essere stata interrotta proprio sul più bello. Ma i poliziotti si sono mostrati irremovibili: Sandeep Patel e suo padre, un contadino di nome Dayashankar, sono stati tratti in arresto con l’accusa di “Breaching the peace”, pressappoco l’equivalente dei Paesi di tradizione anglofona del nostro “disturbo della quiete pubblica”.
Il prete, infilato nel suo tradizionale vestito arancione, si è quindi dato alla fuga preso dal panico. Più tardi, intervistato dalla stampa locale, dichiarerà che Patel “presentava i tratti tipici dei serpenti sin dall’adolescenza: si muoveva, beveva e faceva guizzi con la lingua proprio come un serpente”. La situazione tragicomica era davvero sul punto di degenerare quando gli invitati si sono mostrati disposti a passare dalle parole ai fatti, se il matrimonio non fosse stato celebrato; al punto che gli agenti intervenuti sul posto hanno dovuto chiamare rinforzi per riuscire a disperdere la folla inferocita.
Niente lieto fine per Sandeep Patel insomma, l’uomo che sognava di sposare il “cobra della sua vita”, e che ora dovrà invece rispondere davanti alla giustizia indiana delle accuse a suo carico.