La giocosità è una delle componenti dell’amore che rende più attraenti gli individui giocherelloni e stimola in positivo il rapporto. Questo particolare è emerso dallo studio approfondito dei ricercatori dell’Università di Zurigo (Svizzera), che hanno pubblicato la scoperta sulla rivista American Journal of Play.
La componente giocosa è quindi un fattore fondamentale che attrae il partner, e diventa una tra le caratteristiche ritenute più “desiderabili”, che invoglia all’inizio e al proseguimento di una storia d’amore e anche al mantenimento di un rapporto duraturo nel tempo. Essere giocosi dunque rende le persone marito o moglie “ideali”, che hanno però già altre caratteristiche, come essere affabili e intelligenti.
Durante lo studio, i ricercatori hanno chiesto a 327 studenti tedeschi, svizzeri e austriaci di elencare una serie di qualità e caratteristiche che avrebbero voluto trovare nella compagna o compagno ideale, un partner ovviamente a lungo termine. Dall’esito dell’analisi è risultato praticamente evidente che le qualità maggiormente ricercate sono l’affabilità, l’intelligenza, l’umorismo e la voglia di divertirsi. E in questo ambito hanno scoperto che la la giocosità è un elemento importante per mandare avanti un rapporto. Questa caratteristica desiderata dai pazienti che hanno partecipato allo studio ha avuto un ottimo piazzamento in classifica, e si è posizionata a poca distanza dai primi posti. Da ciò è stato dedotto che la giocosità è un elemento importante e che è apprezzata per la continuità di una storia d’amore.
Il professore René Proyer, uno dei ricercatori che ha condotto la ricerca, ha tenuto a precisare: “Questo tratto della personalità sembra essere importante per la scelta del partner, almeno più del possesso di una laurea, di un buon corredo genetico o di essere religiosi. Anche se dobbiamo essere cauti nell’interpretazione dei dati, lo studio potrebbe indicare che le persone giocose sono percepite come partner più attraenti o che la giocosità si manifesta sempre più nelle relazioni sentimentali”.