Caso FCA, Berlino: “Richiamare i modelli Fiat 500, Doblò e Renegade”

Il governo tedesco interviene sul caso delle emissioni contestate a FCA e ne approfitta per fare i nomi di tre modelli incriminati. Netta risposta del ministro Delrio: “I veicoli sono conformi”

Caso FCA, Berlino: “Richiamare i modelli Fiat 500, Doblò e Renegade”

Continua il botta e risposta tra il governo di Roma e quello di Berlino dopo che la Fiat Chrysler Automobilies è stata accusata dall’Ente per la Protezione dell’Ambiente statunitense (EPA) di non aver rispettato le norme riguardanti le emissioni avendone truccato i dati.

Il governo tedesco ha preso spunto da queste accuse per tornare alla carica, chiedendo esplicitamente, tramite il portavoce del suo ministro dei trasporti, il richiamo dal mercato di tre modelli Fiat, ovvero Fiat 500, Doblò e Jeep Renegade, per violazione delle norme europee sulle emissioni. Secondo Berlino, infatti, la FCA avrebbe dotato i suddetti veicoli di un meccanismo illegale per i test sulle emissioni e, inoltre, accuserebbe le autorità italiane di esserne a conoscenza da mesi.

Secca replica del governo italiano: il ministro dei trasporti Delrio ha affermato che “la proposta tedesca è irricevibile” ed ha fatto anche sapere che dai test effettuati “i veicoli incriminati risultano conformi”.

Tuttavia, oltre a Berlino, l’Italia ha anche un conto in sospeso con la Commissione Europea, che è da mesi in attesa di “risposte convincenti” da parte delle autorità italiane sulla conformità del modello Fiat 500 X, in assenza delle quali potrebbe valutare di intraprendere azioni volte anche all’apertura di una procedura di infrazione che costringerebbe l’Italia a rispondere in tempi brevi.

C’è da dire che questi avvenimenti, però, non hanno nulla a che vedere con le recenti accuse mosse a FCA da parte degli USA dei dati truccati su modelli prodotti negli States, ma riguardano una vicenda risalente al settembre del 2016 quando la Germania aveva contestato, in sede europea, proprio l’omologazione del suddetto modello Fiat.

Intanto tutto ciò ha avuto ripercussioni anche sul titolo FCA che a Piazza Affari ha ceduto il 4,19% toccando un minimo di giornata pari a 8,51 euro. Stesse sorti per il titolo della Holding della famiglia Agnelli che ha perso il 4,3%.

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