YouTube: retromarcia su verifica account, nuovi tool per inserzionisti e problemi di phishing

Sommersa dalle critiche, YouTube ha dovuto fare parziale retromarcia sul proposito di rivedere l'assegnazione del badge di utente verificato: intanto, diversi gestori di canali popolari risultano attaccati dagli hacker, mentre arrivano nuovi tool pubblicitari.

YouTube: retromarcia su verifica account, nuovi tool per inserzionisti e problemi di phishing

Decisamente vivace il middle week di YouTube, con la più grande piattaforma di video-sharing al mondo che, messi da parte i propositi di dare un giro di vite ai detentori dei badge di utente verificato, si è concentrata su nuove iniziative di carattere pubblicitario, e sul fronteggiare numerosi attacchi di phishing ad alcuni popolari canali.

Qualche giorno fa, YouTube, con la finalità di precisare il senso del badge di utente verificato, troppo spesso confuso con una forma di approvazione dei contenuti, ne modificò i criteri di assegnazione (e la resa grafica), aggiungendo che molti utenti, non in regola con i nuovi criteri, avrebbero perso il summenzionato stigma.

Ovviamente, la cosa non è piaciuta a molti creators, ed i feedback negativi sono arrivati sino ai piani alti della piattaforma, tanto da indurre l’AD Susan Wojcicki ad una parziale retromarcia: chi ha già il badge potrà dormire sonni tranquilli, mentre chi ambirà ad ottenerlo, dovrà sempre aver raggiunto i 100mila iscritti al proprio canale, oltre ad assecondare i criteri di autenticità (essere la persona o il marchio che si dichiara) e completezza (canale pubblico con icona, descrizione, e regolare upload di contenuti).

Tra le altre iniziative ascrivibili a YouTube, non sono mancate quelle relative alla pubblicitĂ . Ormai noto che Google porterĂ , via Masthead, la pubblicitĂ  anche nella Home di YouTube TV, Big B ha reso noto la messa a disposizione di un altro strumento a favore degli inserzionisti, rappresentato dalle Video Reach Campaigns: con queste ultime, chi investe in pubblicitĂ , volendolo, disporrĂ  anche di una sorta di pilota automatico, in forma di intelligenza artificiale che, studiato il pubblico di un marketer e le sue abitudini, comporrĂ  un mix di formati pubblicitari da 6 secondi, sia skippale che non, onde raggiungere piĂą efficacemente (nei test, Ford ha risparmiato il 20% per raggiungere il proprio risultato) il pubblico di riferimento.

In più, lo strumento delle Video Reach Campaings si sposerà con il già attivo (dal 2018) TrueView for Action, il quale – debitamente esteso – d’ora innanzi mostrerà anche nel Feed della Homepage di YouTube le “call to action” in calce ai video sponsorizzati.  

Infine, un allarme riportato dal portale ZDNet secondo il quale diversi gestori di famosi canali dedicati all’autotuning sono stati presi d’assalto dagli hacker, attraverso delle campagne di phishing via mail. Con missive ben mirate, le vittime erano portate ad autenticarsi a Google su landing page truffaldine con la conseguenza che gli hacker prendevano il controllo del loro canale YouTube, ne cambiavano la custom url per dare l’impressione che fosse stato chiuso, e lo rivendevano a terzi. Google, avvisata della cosa e preso atto delle tante lamentele emerse in merito su Twitter, ha comunicato che, informando il team di Y, l’eventuale vittima può essere guidata nel riprendere il controllo del maltolto e che, in ogni caso, è bene proteggere l’account Google mediante l’autenticazione a due fattori.

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