YouTube: in arrivo tre novità per rivoluzionarne l’esperienza d’uso

Messa in "pensione" l'interfaccia web "Leanback", YouTube si appresta a promuovere maggiormente YouTube Music e, soprattutto, a bonificare - in ottica trasparenza - le visualizzazioni delle classifiche dagli investimenti pubblicitari.

YouTube: in arrivo tre novità per rivoluzionarne l’esperienza d’uso

YouTube, la più grande piattaforma al mondo di video sharing, parte praticamente dall’inizio della sua storia dell’impero googleiano, ha iniziato la settimana con diversi piccoli cambiamenti suscettibili di avere un notevole impatto sull’esperienza d’uso, tanto da parte degli utenti comuni, quanto da parte degli artisti stessi.

La prima novità youtubbiana degna di nota è in tono minore, in quanto riguardante l’interfaccia, web based, nota come “Leanback” (youtube.com/leanback): quest’ultima, nata nel 2010 per automatizzare la riproduzione dei video, col passare del tempo, acquisita la facoltà di essere controllata tramite un telecomando o lo smartphone usato come tale, venne adoperata sulle smart TV, sulle consolle, o nei set-top-box.

A quanto pare, in base a un messaggio d’avviso della stessa, questa versione della piattaforma verrà presto dismessa, sostituita dalla semplice consultazione, via browser web, dell’indirizzo youtube.com: il motivo, secondo alcuni, potrebbe risiedere nella decisione della grande Y di evitare che qualcuno, come già accaduto con Amazon, possa continuare a fregiarsi dell’accesso alla piattaforma di video-sharing anche in assenza di specifici accordi di licenza.

Altrettanto minoritario è, almeno per ora, quanto sta accadendo su alcuni video riprodotti nella release 14.35.54 di YouTube per Android: qui, in alcuni casi, è apparso un banner che invitava a passare a YouTube Music, con riferimento alla sua inclusione in YouTube Premium, ed un pulsante (laterale) di adesione recante la scritta “Divertiti”. Il problema, però, in quest’iniziativa promozionale, sta alla base, visto che – riproducendo un video – non dovrebbe essere suggerito il ricorso a YouTube Music: oltretutto, il contenuto che si apriva in modalità picture-in-picture spesso partiva all’inizio, non ricordando la posizione di riproduzione cui si era già giunti.

Infine, una novità che dovrebbe porre fine a diverse polemiche. In quel di Agosto, emerse come alcuni artisti (es. l’indiano Badshah) comprassero pubblicità per catalizzare l’interesse degli utenti verso alcuni brani (come nel caso di “Paagal”) al debutto, i cui contatori finivano col crescere vertiginosamente (in un caso specifico, con 76 milioni di visualizzazioni nel solo primo giorno).

Lo scandalo era dettato dal fatto che in alcuni mercati gli annunci costavano di meno, permettendo investimenti maggiori, con conseguente alterazione delle classifiche. Ora, invece, secondo quanto rendicontato da The Verge, Google ha stabilito, per una questione di trasparenza, che, nel valutare il debutto record di una clip, non si terrà conto delle visualizzazioni derivanti anche dagli investimenti pubblicitari, ma – nelle 24 ore iniziali dal debutto – solo di quelle ricavate da fonti organiche, poi spiegate come la comparsa nel risultati di ricerca o nelle sezioni “Tendenza” o “Guarda il prossimo” di YouTube, l’inclusione del video in un sito web, o il collegamento diretto al video in questione.

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