Twitter: strigliata dalla UE, diminuzione followers, dialogo con Apple, post suggeriti

Nelle scorse ore si è tenuto un incontro video tra Musk e le istituzioni europee in merito al rispetto delle nuove regole digitali del DSA: ecco le richieste di Bruxelles, e cosa rischia Twitter in caso di violazioni o mancato adempimento. È andato meglio l'incontro con Tim Cook di Apple: nel mentre, è lotta allo spam, e viene estesa la funzione dei post suggeriti.

Twitter: strigliata dalla UE, diminuzione followers, dialogo con Apple, post suggeriti

Nel mentre sempre più personaggi famosi e investitori pubblicitari abbandonano Twitter, il suo neo proprietario, in un mese appena di estrosa conduzione del social, ha già attirato le attenzioni delle autorità europee, che lo hanno messo in guardia dal non rispettarne le regole. In compenso, Elon Musk ha iniziato la sua lotta contro gli account falsi, e siglato la tregua con Apple.

Secondo riporta il Financial Times, nelle scorse ore si è tenuto un incontro video tra il commissario europeo all’applicazione delle regole digitali, Thierry Breton, e il nuovo amministratore delegato e proprietario del canarino azzurro, Elon Musk: durante la conversazione, le autorità di Bruxelles hanno chiesto a Musk il rispetto di tutta una serie di regole, a partire dagli utenti bannati, con regole chiare per stabilire “quali utenti rischiano di essere bannati” e “l’abbandono di un approccio arbitrario al reintegro degli utenti banditi“. 

Proprio nel mentre il social ha abbandonato le sue cautele contro le fake news sul Covid, Breton ha anche chiesto a Musk di incrementare, “in modo aggressivo” la lotta alla disinformazione: in tema pubblicitario, le richieste hanno invece riguardato i minori, col divieto di rivolgere la pubblicità ai bambini, e una forte limitazione alla pubblicità mirata, evitando di adoperare dati sensibili come il credo politico o religioso. 

Nel caso non venissero rispettate tali richieste, sul cui ottemperamento alti funzionari delle istituzioni europee nutrono più di un dubbio, a fronte dei forti licenziamenti messi in atto da Musk, si rasenterebbe la violazione del Digital Services Act che, varato dalla UE, fa da standard globale sul come le aziende Big Tech debbano trattare i contenuti su internet. Le conseguenze in questo caso andrebbero da quelle più estreme, come il blocco di Twitter sul territorio europeo, a quelle comunque molto impattanti sul piano finanziario, come una multa che potrebbe arrivare sino al 6% del fatturato globale del social. 

Elon Musk, che ha promesso un Twitter 2.0 “più efficace, trasparente e imparziale” (reputando che abbia “fallito in termini di fiducia e sicurezza per molto tempo e (che – ndr ) abbia interferito nelle elezioni“), ha concordato sulla validità delle nuove regole europee, ritenendole sensate e anzi, pensando che andrebbero applicate ovunque. 

Le due parti, Musk e la Commissione EU, hanno concordato, alla fine della video riunione, uno stress test presso la sede di Twitter, a inizio 2023 e, entro il prossimo anno, una sorta di tagliando di controllo in forma di “un “ampio audit indipendente” della piattaforma.

Dopo l’incontro video di cui sopra, Musk si è ritagliato del tempo per il suo passatempo preferito, twittare. In uno dei suoi interventi ha avvertito gli utenti del fatto che potrebbero notare una diminuzione dei loro follower, a causa dell’abbattimento di molti account di truffa e/o spam. In seguito, è arrivata l’ammissione di un incontro con Tim Cook presso la sede di Apple per discutere di varie cose, ottenendo la rassicurazione sul fatto che Cupertino non abbia mai pensato di bandire Twitter dal suo Apple Store

Sempre a suon di cinguettii, l’account ufficiale di Twitter ha svelato che la funzione dei tweet suggeriti, che arrivano nella timeline da utenti che non si seguono, ma che per il social potrebbero interessarci, in base alle nostre attività e alla relativa popolarità, è stata estesa a tutti. Non è possibile disabilitarla, ma la si può influenzare in vari modi, tra cui con l’apponimento dei like.

Dal blog ufficiale, infine, arriva la notizia dell’avvio dell’era Twitter 2.0 che, tenendo in vigore i regolamenti già in auge e con un team di moderazione ben operativo, attuerà l’approccio della sperimentazione pubblica, su larga scala, delle novità, in modo da raccogliere maggiori feedback e procedere più speditamente. 

 

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