"Testa in anteprima un iPhone X": ecco cosa si cela dietro il nuovo phishing anti Apple

Gli utenti Apple sono vittime di vecchia data delle email truffaldine. Di recente, diversi utenti della mela morsicata hanno ricevuto delle email di phishing in cui li si invita a cliccare su un link pur di poter testare in anteprima un melafonino molto ambito.

"Testa in anteprima un iPhone X": ecco cosa si cela dietro il nuovo phishing anti Apple

Si dice spesso che i prodotti Apple siano quasi inviolabili agli attacchi hacker. Lo stesso non si può dire dei suoi utilizzatori, sovente soggetti ad aggressioni informatiche e frequenti tentativi di truffa: come quelli di queste ore, a causa di una mail che prospetta la facoltà di testare un iPhone in anteprima.

I fan della mela morsicata sono sempre stati soggetti ad attacchi basati sul phishing (email che riproducono le comunicazioni di enti o aziende famose, onde carpire dati sensibili). Era il 2013 quando la russa Kaspersky Lab pubblicava un dossier che mostrava, come dal 2011, vi fosse stato un aumento esponenziale in questo genere di comunicazioni.

Il cliché era sempre lo stesso: finte mail invitavano i destinatari a collegarsi ad un sito fake per entrare nel quale era necessario fornire le proprie credenziali (in realtà passate agli hacker). In più, diverse volte veniva anche domandato di confermare la propria anagrafica, precisando dati quali città e data di nascita, indirizzo di residenza, etc, sì che – in molti casi – venivano anche accreditati acquisti mai effettuati prima.

Tempi che passano, truffe che si evolvono. I colleghi del portale iPhoneItalia, in queste ore, hanno allertato i fan di Apple in merito alla circolazione di nuove missive truffaldine il cui stile grafico ricalca perfettamente quello originale, con un testo nel quale viene precisata la ghiotta occasione: cliccando su un dato link, e confermando i dati (quali?), sarà possibile usufruire dell’occasione di provare “in anteprima” un iPhone X.

La mail, ad un’attenta analisi, mostra in tutt’evidenza la sua natura a dir poco equivoca: a meno che non si alluda al test di un iPhone X del 2018, giova ricordare che il melafonino del decennale è stato già annunciato da quasi un annetto. In più, è importante dare un’occhiata al mittente: in questo caso, la dicitura reca sì “Iphone Italia”, ma è pur vero che – espandendo il relativo campo – si nota che, in corrispondenza, la vera identità del mittente è ben altra ([email protected], un dominio registrato il 26 Giugno del 2009 presso un isp svizzero noto come “InternetONE SA).

In sintesi, quindi, non occorre cliccare sul link, in una mail che con la Apple ufficiale non ha nulla a che spartire, ed è bene – anzi – dopo averne notificata la ricezione alla Polizia Postale (anche via social), procedere alla relativa cancellazione.

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