Google: per tutelare la privacy arriva un nuovo Safety Center e permessi mirati per i servizi

Google, coinvolta in uno dei più grandi scandali sulla privacy che la storia ricordi, oltre a chiudere Google+, prenderà seri provvedimenti per tutelare gli utenti: tra questi, un nuovo Safety Center, e permessi più mirati e chiari per l'accesso ai suoi servizi

Google: per tutelare la privacy arriva un nuovo Safety Center e permessi mirati per i servizi

Come noto, Google è finita al centro della cronaca hi-tech a causa di un bug che ha esposto i dati di circa 500 mila persone: a seguito di questa problematica, emersa grazie a un’indagine del Wall Street Journal, il colosso di Mountain View ha preso alcune drastiche decisioni, tra cui la chiusura (nel 2019) del suo social, Google Plus (altro fallimento, dopo Orkut e Google Buzz), ed il varo di diverse contromisure: scopriamole insieme.

La prima misura di tutela della privacy, messa in campo da Google proprio ad OttobreMese europeo della sicurezza informatica, riguarda la messa a disposizione, anche per il mercato italiano (oltre a quelli di Belgio, Paesi Bassi, Francia, e Germania), di un nuovo Safety Center.

Quest’ultimo. già presente, oltre a conservare le sue funzioni centrali, come il monitoraggio delle attività sospette avvenute sul proprio account, e la facoltà di rinvenire uno smartphone rubato o perso, semplificherà l’accesso ai dati personali ed agli strumenti per blindarli (es. autenticazione a due fattori). Inoltre, verranno anche aggiunti delle informazioni, e dei suggerimenti, che contribuiranno ad un uso più consapevole degli strumenti a propria disposizione.

In ottica genitoriale, Google ha fatto sapere che le misure in tema di cyberbullismo, eccesso di condivisioni, e time shafting, verranno elaborate di concerto con organizzazioni specializzate, che verranno messe a disposizioni delle nozioni perché si possa insegnare ai figli un uso consapevole della tecnologia. Non solo, sempre dall’interno del nuovo Safety Center, per i genitori sarà possibile attenzionare e gestire le attività dei pargoli che fossero registrati sui servizi a loro dedicati, come YouTube Kids (di recente migliorato) e Google Family Link.

Infine, Google ha annunciato un giro di vite nella gestione dei permessi per accedere ai suoi servizi. Dal prossimo mese per i nuovi utenti, e nel corso del 2019 per tutti, tali permessi – eventualmente concessi alle app di terze parti (es. per effettuare il login tramite l’account Google) – saranno ben spiegati, e relativi ai singoli servizi (es. Google Drive, Google Calendar, Google Contatti), e non più generali: in questo modo, si potrà revocare o concedere il singolo permesso, senza dover fornire un “sì” o un “no” generalizzati.

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