Facebook: tool per i pubblicitari, test per il voto ai commenti, strumenti contro i meme offensivi e per il benessere

Facebook si è avviata verso il fine settimana con un bel carico di novità, tra cui nuovi strumenti per gli inserzionisti, e tool contro i meme offensivi o per il benessere digitale: in tema di test, invece, emergono nuovi riscontri per il voto ai commenti.

Facebook: tool per i pubblicitari, test per il voto ai commenti, strumenti contro i meme offensivi e per il benessere

Giornata prodiga di novità in casa Facebook, col il più grande e popolato social network mondiale che, oltre a rilasciare alcune utili opzioni per i marketer, ha messo in campo l’intelligenza artificiale per combattere i meme offensivi, uno strumento di digital wellbeing, e testato una funzione per votare i commenti più utili.

La prima novità relativa alla Second Life messa in piedi da Mark Zuckerberg in quel di Menlo Park riguarda uno strumento – già disponibile a favore dei pubblicitari – noto come Facebook Canvas che permette di inserire, su Facebook, dei banner che, caricandosi più velocemente (di 15 volte) degli stessi siti mobili, hanno più chance di essere visti sino alla fine. Visto il buon successo di questo strumento, Facebook lo ha evoluto in “Instant Experience”, equipaggiandolo con nuovi template, della possibilità di inserivi il suo tool di monitoraggio (il Pixel di Facebook) o i tracker di terze parti, e con ulteriori moduli istantanei: tra questi, si segnalano l’Instant Storytelling, che permette alle aziende di veicolare una buona immagine di sé ricorrendo a mix di foto e video (qualcuno ha detto “Storie”?), l’Instant Customer Acquisition, che evita alle persone di dover uscire dalla dimensione rapida e istantanea nel comunicare all’azienda le proprie informazioni di contatto, e l’Instant Form per mostrare delle offerte e chiamare all’azione. 

Uno dei modi secondo i quali più si propagano le campagne d’odio e disinformazione nel popolatissimo (2 miliardi di persone) continente digitale di Facebook è rappresentato dai Meme, giustapposizioni frequentemente comiche o paradossali di test ed immagini: Zuckerberg ha promesso che, entro fine anno, saranno 20 mila gli addetti umani alla moderazione dei contenuti ma, nel frattempo, si è portato avanti implementando uno strumento basato sull’intelligenza artificiale, chiamato “Rosetta” (in onore della stele che ha consentito di decodificare i geroglifici). Tale meccanismo, ad oggi, risulta in grado di “macinare” qualcosa come 1 miliardo di contenuti multimediali (foto e video) tratti ogni giorno dal social stesso o da Instagram, identificandone i testi ivi compresi che, poi, verranno analizzati secondo le abituali policy di correttezza aziendale: servirà anche a capire, come sospetta “Repubblica”, cosa sia meglio proporre sulle nostre bacheche? 

Di recente, Facebook ha pubblicato gli esiti di una ricerca condotta assieme alla Carnegie Mellon University sul rapporto tra benessere psicologico e livello di attività online, in base alla quale è emerso che avvertono un maggior senso di benessere coloro che, anziché limitarsi a una fruizione passiva del social (qualche click e lo scroll del NewsFeed), propongono contenuti, commentano, inviano messaggi, etc. Certo, l’attività deve avere un limite, in modo da essere praticata con maggior qualità, prediligendo i contenuti che generano più dibattito tra gli iscritti: anche per questo motivo, nelle prossime settimane, anche gli utenti italiani potranno disporre – su Facebook e Instagram – di strumenti che permetteranno di scoprire quanto tempo si passa su una data piattaforma (e con quale device), potendo imporre un limite temporale al superamento del quale si verrà avvertiti con una notifica (nella speranza di una presa di consapevolezza che porti a eventuali correttivi).

Infine, il sistema di voto dei commenti. Se n’era parlato sul finire di Luglio ma, a quanto pare, il progetto sta proseguendo. Un numero crescente di utenti (alcuni in possesso della social app androidiana versione 188.0.0.44.81) hanno rivelato di aver notato, con apparizioni e sparizioni altrettanto rapide, la comparsa – a destra dei commenti – di un sistema combinato di upvoce e downvote che permette di premiare o declassare i commenti a un post, mettendo in risalto quelli più utili a scapito di quelli incivili, di puro spam, o poco pertinenti. 

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