Facebook abilita le notifiche relative alle app di terze parti per la tutela delle informazioni personali

L'aveva promesso durante la convocazione a Capitol Hill, ed è stato di parola. In queste ore, Zuckerberg ha attivato la notifica che tutela le informazioni personali rendendo consapevole l'utente di quali app e siti web siano connessi all'account social.

Facebook abilita le notifiche relative alle app di terze parti per la tutela delle informazioni personali

Un recente sondaggio della rivista tecnologica ReCode ha tastato gli umori degli utenti in merito al livello di sfiducia che, a seguito dello scandalo Cambridge Analytica, avvertono nei riguardi dei colossi hi-tech, quando si tratta di tutela dei dati personali. Inutile anticipare chi ne è uscito peggio, tra gli utenti consultati: in ogni caso, il “colpevole” ha varato una nuova iniziativa per la sicurezza delle informazioni personali.

Secondo gli utenti americani intervistati da ReCode, la speciale e poco ambita palma di “pecora nera” va a Facebook che, con il 56% delle preferenze, si è affermata come quella che viene ritenuta l’azienda meno sicura in assoluto, quanto a tutela della privacy personale.  Considerando che il 20% dei voti non è andato a nessun’altra delle aziende proposte, un vero abisso la separa dal secondo posto, occupato col 3% da Google e Uber, e dal terzo posto, presidiato con un accettabile 2% da Amazon, Tesla, e Snap Inc (l’azienda di Snapchat).

Sarà forse anche per questo che, in ogni caso con un tempismo perfetto, Facebook ha attivato una novità promessa nei giorni scorsi, nel corso delle due audizioni (day one, day two) di Mark Zuckerberg al Congresso USA: nello specifico, si tratta di una notifica, intitolata “Protezione delle tue informazioni”, relativa alle informazioni personali che l’utente scambia con le app di terze parti, allorché si autentica a queste ultime sfruttando il comodo login di Facebook.

Grazie a tale novità, ogni utente verrà condotto “con mano” in una particolare sezione delle impostazioni, afferente le app e i siti web ai quali si è concesso l’accesso tramite Facebook, con la facoltà di tenere connessi quelli che si desidera, e di rimuovere gli altri: in quest’ultimo caso, si verrà portati ad una sotto-sezione che, assieme al riepilogo delle app già rimosse, e di quelle il cui accesso è scaduto, proporrà anche l’elenco di quelle ancora collegate, rimovibili tramite l’apposito pulsante nelle impostazioni avanzate.

La novità relativa alle notifiche per le app terze parti, allo stato attuale, è una delle prime ad essere stata effettivamente attivata (di quelle promesse), in seguito allo scandalo Cambridge Analytica, in base al quale i dati di 87 milioni di utenti sono stati esportati verso terze parti e profilati a scopo politico, senza il dovuto consenso preventivo.

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