Attenzione: "Star Wars: The Rise of Skywalker" usata dagli hacker per rubare carte di credito

Più che di lato oscuro della Forza, è quello del web a essere risultato artefice dell'ultimo attacco hacker, in virtù del quale sono state sottratte le carte di credito a diversi utenti intenzionati a guardare il nuovo Star Wars, gratis, in anteprima.

Attenzione: "Star Wars: The Rise of Skywalker" usata dagli hacker per rubare carte di credito

Sempre più spesso gli internauti cercano escamotage per poter vedere gratuitamente i film destinati al grande schermo, ancora nelle sale, o addirittura precedendo la premiere ufficiale. Ciò è accaduto ancora una volta, anche quest’anno, col risultato che il capitolo conclusivo di Guerre Stellari, “Star Wars: The Rise of Skywalker”, si è rivelato piuttosto indigesto per la sicurezza digitale di diversi utenti, colpiti nel vivo nelle rispettive finanze.

Secondo la security house russa Kaspersky, nel solo 2019, con un 10% d’incremento rispetto all’anno prima, sono stati registrati qualcosa come 285.103 tentativi di contagio digitale indirizzati dai criminali 2.0 a pressappoco 37.772 utenti che, nello specifico, avevano tentato di gustarsi uno dei tanti film della saga di cui sopra: un dato, questo, sicuramente da ritoccare al rialzo, con l’uscita, lo scorso 18 Dicembre in Italia, del capitolo conclusivo della saga fantasy-spaziale ideata da George Lucas e attualmente gestita dalla Disney.

A quanto pare, infatti, proprio in vista dell’uscita della pellicola in questione, gli hacker hanno allestito a puntino un nuovo attacco informatico, mettendo in piedi dei siti web che proponevano di consentirne una visione gratuita, previa registrazione di un account, per la cui prassi era richiesto l’inserimento della carta di credito (con la promessa che nulla sarebbe stato addebitato), a quel punto indebitamente comunicata ai pirati.

Il risultato, poi, è stato massimizzato sia attirando sempre più utenti su tali siti, grazie alla risultanza degli stessi in cima ai motori di ricerca (usando tecniche di black seo) o creando account social, simili a quelli ufficiali, dai quali partivano link ai menzionati portali per l’intrattenimento, che ricorrendo alla finta distribuzione del film tramite il peer-to-pear Torrent, con file che poi (per 83 utenti  alle prese con 65 file adulterati) si sono rivelati forieri di malware

Per arginare attacchi simili a quello in corso, gli esperti di sicurezza consigliano di informarsi sulle date di uscita ufficiali dei film, in TV, DVD, streaming, al cinema, così da non farsi ingannare da chi promette anteprime: nel procedere al download di un film, è bene appurare che il file non abbia estensione “exe”, ma almeno “mp4”, “avi”, “mkv”, o “avi” mentre, rivolgendosi a siti per lo streaming, bisogna leggerne le recensioni, consultarne i dati di registrazione (Whois), analizzarne l’indirizzo web (es. per accertare il lucchetto dell’https) e scrutarne al dettaglio (via spelling) l’ortografia del nome (onde individuare piccole variazioni di lettere/caratteri speciali). 

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