Verissimo, Gianni Morandi racconta i suoi periodi infelici e la sua rinascita: "Mi salvò la musica"

Il celebre cantautore Gianni Morandi è stato ospite nel salotto di Silvia Toffanin, dove si è raccontato in una lunga intervista, rivelando anche degli inediti della sua vita.

Verissimo, Gianni Morandi racconta i suoi periodi infelici e la sua rinascita: "Mi salvò la musica"

Gianni Morandi, il celebre cantante italiano e protaagonista della fiction di Canale 5 “L’Isola di Pietro”, è tornato a far parlare di sé per alcune dichiarazioni rilasciate nel corso di una recente intervista nel salotto di Silvia Toffanin a “Verissimo”, dove si è raccontato a trecentosessanta gradi senza filtro alcuno-

Dai Musicarelli all’Isola di Pietro, la carriera di Gianni Morandi può registrare più di cinquant’anni tra musica leggera e televisione, iniziata con i grandi successi che lo hanno accompagnato poi nel tempo, come “Andavo ai cento all’ora”, ma anche “Fatti mandare dalla Mamma” e “Go Kart”. Ma il suo successo non è stato costante lungo tutto questo periodo, perché come ha ammesso anche il cantante, ci sono stati anche dei periodi bui, infelici. 

Gianni Morandi ed i suoi periodi infelici

Nella lunga e divertente intervista rilasciata da Gianni Morandi nel corso della puntata di sabato 20 ottobre a “Verissimo“, il cantante ha ripercorso la sua carriera musicale, insiziata con i Musicarelli, ma baciata sin da subito da successi come “In ginocchio da te”, “Non sono degno di te”, “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”.

Ma dopo tanto successo è arrivato anche un inaspettato periodo di arresto, di rallentamento che nessuno si aspettava: “Eravamo amatissimi. Per 7-8 anni era tutto un gioco, una cosa meravigliosa, mi veniva tutto semplice.La crisi è iniziata verso la fine degli anni ’60“- per poi proseguire dicendo – “Dopo 10 anni di trionfi, dove tutto mi veniva facile, è iniziata a spegnersi la luce, ho smesso di fare dischi, di fare spettacoli, non mi chiamava più nessuno“.

Un momento davvero molto difficile, comune a tanti artisti purtroppo che vivono il successo con grande rapidità per poi vedere tutto finire. Poi Morandi racconta il suo periodo di grande infelicità: “Il periodo nero cominciò con la morte a Caracas di mio padre che era un punto di riferimento” – quindi prosegue – “Si sgretolò anche il rapporto con la mia prima moglie conosciuta sul set. La gente mi guardava con occhi diversi, non capiva cosa provassi e davo la sensazione di essere in crisi anche se avevo una casa di proprietà e avevo messo da parte qualcosa“-

Il momento di svolta non arrivò subito ma dopo un lungo percorso fatto di studio ed applicazione: “Riempivo le mie giornate studiando musica, non sapevo nulla di note ed entrai al Conservatorio di Santa Cecilia” – quindi l’ammissione – “Avevo la quinta elementare e feci un esame particolare, ero il più grande, avevo 31 anni e gli altri studenti 17-18 però studiavo, frequentavo i corsi“.

A tirarlo fuori da questo tunnel in cui si era cacciato è stato Mogolo, che lo riportò al canto. Aver provato l’insuccesso è stato importante per lui nella misura in cui gli ha fatto scoprire l’altra faccia del successo, un percorso che sicuramente lo ha fatto maturare molto come uomo. Dopo il periodo buio è però arrivata la rinascita anche grazie ai primi film che fece, quindi di nuovo la musica.

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