Stasera Italia, il dramma di Barbara Palombelli: "Penso a mio figlio di colore e mi si spezza il cuore come mamma"

Barbara Palombelli durante la trasmissione "Staresa Italia", ha parlato a cuore aperto della situazione difficile che sta vivendo insieme al figlio di colore. Vediamo le sue parole.

Stasera Italia, il dramma di Barbara Palombelli: "Penso a mio figlio di colore e mi si spezza il cuore come mamma"

Durante la sua trasmissione che conduce “Stasera Italia“, Barbara Palombelli si è lasciata andare ad alcune confessioni riguardanti la sua vita privata e nello specifico, suo figlio. Insieme a Francesco Rutelli, Barbara ha un figlio di colore e mai come ora, sente che la situazione in Italia per lui sta diventando difficile.

Le sue parole aprono una finestra su una problematica molto sentita in questo periodo storico: purtroppo, dopo l’ondata anomala di immigrazione a cui la nostra nazione è stata sottoposta, molti italiani hanno perso la tolleranza che hanno sempre avuto verso lo straniero. Molti episodi di cronaca nera hanno fomentato un odio verso queste persone, molti clandestini, che purtroppo non hanno apprezzato l’accoglienza offerta loro.

I timori di Barbara Palombelli e Rita Dalla Chiesa

Questo nuovo stato delle cose ha creato una sorta di razzismo contro il diverso e per questo motivo la Palombelli esprime tutta la sua preoccupazione: “Mi dice – riferendosi al figlio – ‘Mamma, da qualche mese mi guardano in maniera diversa sulla metropolitana’. Questo mi spezza il cuore come mamma, ma in generale come cittadina, perché io ho cercato di allevare mio figlio facendogli vedere i modelli vincenti nel calcio, nello sport, nella moda.”

Continua, poi, spiegando quanto impegno abbia messo nello spiegare a suo figlio di avere fiducia in se stesso e nei propri mezzi: “Ho cercato di dirgli: ‘Guarda, in molti casi voi siete superiori a noi’. Adesso faccio molta fatica”.

Dello stesso parere è anche Rita Dalla Chiesa, presente in studio, che rivela di avere gli stessi timori per il suo nipote cubano, anche lui di colore, nato in Italia: “Io ho un nipotino cubano, che però è nato in Italia, tant’è vero che parla catanzarese. Penso a lui fra tre anni, ogni volta che tornerà a casa giù di morale, io penserò che magari a scuola possano avergli detto qualcosa. Questa è la mia paura più grande. La cosa che mi fa più male. Noi italiani non siamo così. Noi siamo accoglienti”.

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