Rudy Zerbi, ospite a Verissimo, parla dei suoi affetti

Rudy Zerbi, ospite da Silvia Toffanin a Verissimo, ha raccontato della scoperta del suo vero padre Davide Mengacci e della presenza del suo papà adottivo Giorgio Ciana.

Rudy Zerbi, ospite a Verissimo, parla dei suoi affetti

Un Rudy Zerbi visibilmente emozionato che, ospite a Verissimo – la trasmissione condotta da Silvia Toffanin – ha voluto raccontare la sua vita partendo dal rapporto col suo vero padre Davide Mengacci “Quando tu pensi che la tua vita sia in un modo e sei già papà a tua volta e poi scopri che è tutta un’altra cosa è difficile rimanere impassibile. E tutte le volte che me lo ricordano io reagisco così, è bellissimo da una parte ma è difficile rimanere equilibrati quando la tua vita viene sconvolta in questo modo”.

Ricordi che lo riportano a quando già papà del suo primo figlio, una Vigilia di Natale, mentre stavano vedendo la televisione, sua madre gli disse che Davide Mengacci era il suo vero papà. Sua madre purtroppo, in quel periodo aveva appena scoperto di avere un brutto male e, per paura di lasciarlo senza che Rudy conoscesse una parte importante della storia della sua vita, lo ha messo al corrente di questa importante verità.

Da allora ha capito che giudicare a priori è sbagliato, bisogna sempre capire prima il motivo per il quale le cose succedono e anche se è vero che i figli sono di chi li cresce, come ha fatto suo papà Giorgio, è comunque riuscito a perdonare papà Davide ma avrebbe voluto conoscerlo ma soprattutto viverlo di più.

Oggi che i rapporti ssono del tutto recuperati con Davide Mengacci, Rudy si è voluto soffermare molto sul grande affetto nei confronti dell’uomo che, da quando aveva 3 anni,  lo ha cresciuto come fosse il suo vero padre, Giorgio Ciana. Proprio recentemente su Instagram, in occasione del 76esimo compleanno di Giorgio, sotto una foto che li ritraeva insieme con la torta e le candeline. aveva commentato ringraziandolo per la sua educazione e i suoi insegnamenti.

Per questo Rudy è sempre stato fiero di poterlo chiamare  papà, un grande affetto che traspare dalle sue parole avendo passato con lui tutti gli anni della propria infanzia.

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