Maurizio Costanzo, il popolare conduttore del celebre talk show “Maurizio Costanzo Show”, è tornato a far parlare di sé non tanto per le dediche d’amore nei confronti dell’amata moglie – ormai da 27 anni – Maria De Filippi, bensì per alcune dichiarazioni rilasciate nel corso di una recente intervista al settimanale di gossip “Chi”.
Costanzo è considerato uno dei personaggi del mondo televisivo, ma anche del giornalismo più stimati ed illustri per la grande professionalità ed impegno profuso nel corso degli anni, registrando un successo dietro l’altro. A breve, il presentatore spegnerà 80 candeline, un anniversario sicuramente bello per certi aspetti, ma che porta inesorabilemnte a fare dei bilanci e a guardare a chi verrà dopo di te.
Maurizio Costanzo individua il suo successore televisivo
Nel fare questa sorta di considerazioni, Maurizio Costanzo a chi gli domanda chi potrebbe essere il suo successore in televisione risponde: “Non so se posso definirlo mio erede, ma a me piace molto Giovanni Floris“. Costanzo dunque ha parole molto belle e di grande stima per il conduttore di La7 del programma di approfondimento “Di Martedì”.
Nel corso della recente intervista al giornale di gossip magistralmente diretto da Alfonso Signorini – che presto vedremo nuovamnete in qualità di opinionista al fianco di Ilary Blasi alla terza edizione del reality show di Canale 5 “Grande Fratello Vip” – il marito di Maria De Filippi ammette di essere stato molto concento di aver lanciato nel corso degli anni e grazie ai suoi salotti televisivi personaggi del calibro di Vittorio Sgarbi, ma anche Rocco Casalino – ex inquilino del “Grande Fratello”, oggi portavoce del Monvimento 5 Stelle -.
Sono stati tanti i temi ed i personaggi che hanno sfilato lungo la passerella del “Maurizio Costanzo Show”, anche uomini che oggi non ci sono più come il giudice Giovanni Falcone, che era grande amico di Costanzo. A causa della determinazione nel parlare degli efferati fatti di mafia, Costanzo e la moglie Maria De Filippi furono coinvolti in un attentato di stampo mafioso nel 1993 in via Fauro a Roma.