Le Iene: le violenze sui disabili nella comunità lager di Assisi

Immagini di violenze psicologiche e fisiche ai danni dei disabili ospiti di una comunità di Assisi, nel servizio girato da Nina Palmieri per la trasmissione di Italia 1

Le Iene: le violenze sui disabili nella comunità lager di Assisi

Nella puntata della domenica de Le Iene, è andato in onda un servizio curato da Nina Palmieri sulle violenze perpetrate dal personale della comunità per disabili L’Alveare di Torchigiana, ai danni proprio degli ospiti della struttura.

Grazie alle telecamere nascoste posizionate dai Carabinieri di Assisi, a seguito di una denuncia di una dipendente licenziata, sono emersi i maltrattamenti che anziani e disabili, subivano giornalmente da quel personale che doveva invece occuparsi del loro benessere.

Spinte, pugni, percosse e punizioni, oltre a ingiurie, questo è quello che sin dal 2014, subivano gli indifesi disabili, che in alcuni casi, di fragilità mentale, potevano portare al suicidio, come successo ad un ragazzo che si è impiccato, dopo che gli era stata negato di festeggiare il proprio compleanno.

Nina Palmieri durante il servizio ha ascoltato Alessandro, che ha denunciato le umiliazioni subite dalla sorella Francesca. Alla donna nel 2015, un operatore soprannominato “bulldog” per la sua stazza e le sue maniere, le spezza un polso provocandole una frattura scomposta. Solo dopo qualche giorno di sofferenza, la donna viene portata in ospedale, dove viene dichiarato che la stessa si è procurata la frattura a seguito di una caduta.

Ma la denuncia di una dipendente licenziata, riesce a far scoprire la verità su Francesca e su quello che avveniva nella Comunità. Scattano gli arresti, tra cui anche quello di Fulvio Fraternale, presidente della struttura. L’uomo, rimesso in libertà, e in attesa di processo, di fronte alle domande di Nina Palmieri, minimizza il problema, del quale non sarebbe stato a conoscenza. Ma purtroppo per lui, le immagini agghiaccianti delle violenze, lo ritraggono come spettatore in diversi casi.

Per le violenze perpetrate ai danni di questi disabili è in corso un processo che vede imputate undici persone, tra operatori sanitari e amministratori della società, compreso il presidente, mentre la struttura è stata chiusa e i pazienti smistati in altre Comunità.

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