Insinna a Striscia: mai in onda il video della consegna del tapiro

Le reciproche accuse tra Flavio Insinna ed il telegiornale satirico "Striscia la Notizia" continuano a sorprendere e ad arricchirsi di nuovi interessanti particolari e retroscena, tra i quali quello di un video, mai messo in onda, di consegna del tapiro.

Insinna a Striscia: mai in onda il video della consegna del tapiro

Flavio Insinna va all’attacco e replica alle accuse che arrivano quasi giornalmente ormai, dal programma Striscia la Notizia, che per primo ha mandato e sconfessato il conduttore con degli audio di alcuni suoi fuori onda, in cui si sente Flavio Insinna apostrofare con modi e parole poco gentili una concorrene del programma, così come alcune persone del suo team di lavoro.

Se sono molti i telespettatori italiani che voglio il licenziamento in tronco del conduttore, manifestando il proprio dissenso e diprezzo anche attraverso gli innumerevoli commenti nei vari profili social della Rai, così come del programma, sono altrettanti ad essersi schierati al fianco dell’artista, tra cui il direttore della rete ammiraglia Rai, Andrea Fabiano, e il giornalista Fabrizio Del Noce, che parla perfino di una vendetta premeditata per distruggere l’immagine del conduttore.

Ora Flavio va all’attacco per combattere questo eccessivo linciaggio mediatico innescato da Striscia la Notizia, pubblicando a sua volta un video, che non era mai stato diffuso prima, e che sta facendo molto discutere. La sequenza di immagini ritratte nel video risalgono al lontano 2013, che afferiscono all’archiviazione della querela presentata dai legali del programma dei pacchi di Raiuno, Affari Tuoi, contro Striscia la Notizia.

Flavio Insinna replica all’inviato Valerio Staffelli che proprio Mediaset in soli quattro anni ha sborsato 23 milioni di euro per Ezio Greggio, dunque quale morale possono fare quelli di Striscia la Notizia – si domanda Insinna – al programma Affari Tuoi?

A questo si aggiunge anche il vile e bieco augurio che proprio la bella Michelle Hunziker gli fece, augurandogli dieci anni di reclusione. “Ma come mai questo video” – si domanda Insinna – “non è mai stato mandato in onda?” La replica degli autori di Striscia arrivò con molto ritardo rispetto alla registrazione del video, dicendo che in quel video c’erano delle frasi che avrebbero potuto generare una denuncia penale, dunque per non andare contro Insinna.

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